Ashtavakra Gita CAPITOLO - 8-9-10

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Mario Zanoletti
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Ashtavakra Gita CAPITOLO - 8-9-10

Messaggio da Mario Zanoletti » 16 febbraio 2021, 20:26

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Capitolo VIII
Ashtavakra disse: “Schiavitù è quando la mente desidera ardentemente qualcosa, si addolora per qualcosa, rifiuta qualcosa, c’è attaccamento per qualcosa, è compiaciuta di qualcosa o dispiaciuta di qualcosa. 8.1

Liberazione è quando la mente non desidera ardentemente alcuna cosa, non si addolora per alcuna cosa, non rifiuta alcuna cosa, non c’è attaccamento per alcuna cosa, e non è compiaciuta o dispiaciuta per alcuna cosa. 8.2

Schiavitù è quando la mente è avviluppata da uno dei sensi, e liberazione è quando la mente non è avviluppata da nessuno dei sensi. 8.3

Quando non c'è “io” c'è liberazione, e quando c'è “io” c'è schiavitù. Considerando questo scrupolosamente, non ho attaccamento per alcuna cosa e nulla rifiuto. 8.4



Capitolo IX
Ashtavakra disse: “Forze opposte, questioni risolte o lasciate a metà, quando questo potrà mai finire e per chi. Tenendo questo in considerazione, resta senza desideri lascia andare ogni cosa, e volge al mondo uno sguardo indifferente. Conoscendo che il dualismo può essere abbandonato, o conoscendo Colui per cui tutto ciò accade, puoi qui ed ora andare oltre la rinuncia e gli obblighi per indifferenza verso simili cose. 9.1
Rarissimo, o figlio mio, è il fortunato che attraverso l'osservazione dei comportamenti del mondo ha raggiunto l'estinzione della sua sete di vita, della sete di piacere e della sete di conoscenza. 9.2
Tutto è transitorio e rovinato dai tre tipi di sofferenza. Riconoscendo il mondo come irreale, ignobile e degno di rifiuto, il saggio ottiene la pace. 9.3
In quale epoca o in quale età della vita non è esistito per gli uomini dualismo degli estremi? Abbandonando il dualismo, felice con ciò che arriva, otterrai la perfezione9.4
I grandi veggenti, i santi e gli yogi hanno spesso idee divergenti . vedendo questo sii indifferente al sapere e resta sereno, otterrai la pace. 9.5
Non è forse un vero maestro chi, indifferente al mondo dotato di distacco e di equanimità, raggiunge la piena conoscenza della propria natura e dissipa l’illusione e quindi guida gli altri fuori dal samsara? 9.6
Nelle miriadi di forme dell’Universo vedi solo l’Origine, sarai allora libero all’istante stabile nel Sé. Se tu vedessi le trasformazioni degli elementi come niente altro che elementi, immediatamente saresti libero da tutti i legami e stabilito nella tua vera natura. 9.7
I desideri personali sono samsara. Riconoscendo questo, abbandonali. La rinuncia ai desideri è la rinuncia al samsara. Ora puoi essere te stesso. 9.8

Capitolo X
Ashtavakra disse: “Abbandona il desiderio, che è il nemico, insieme al guadagno, che in se stesso è colmo di perdita, sii indifferente. 10.
Guarda a cose come amici, terre, denaro, proprietà, mogli, doni e qualunque altra apparente fortuna come nient’atro che un sogno, uno spettacolo di un mago che dura pochi giorni. 10.2
Dovunque il desiderio si presenti, in esso vedrai anche il samsara . Stabilendo te stesso in un fermo distacco, libero dai desideri sarai libero dalle passioni e felice. 10.3
La natura essenziale della schiavitù non è altro che il desiderio, e la sua eliminazione è detta liberazione. Semplicemente con il distacco dalle cose mutevoli, la gioia eterna della realizzazione è raggiunta. 10.4
Tu sei l'Uno, consapevole e puro, mentre tutto l’Universo non è ne consapevole ne tanto meno esistente è inerte è non-essere. Persino l’ignoranza stessa è irreale è nulla, quindi che bisogno hai di voler capire, che altro resta da capire? 10.5
Come sei stato attaccato a regni, figli, mogli, corpi, piaceri - li hai tutti perduti vita dopo vita, ricchezze, piaceri, sensualità e azioni pie nonostante il tuo attaccamento ad essi. Ora basta. 10.6
Hai avuto abbastanza ricchezze, sensualità e buone azioni. Nella foresta del samsara la mente non ha mai trovato soddisfazione in esse. Ora basta 10.7
Per quante vite hai dovuto compiere un duro e doloroso lavoro con il corpo, la mente e le parole. Ora alla fine, fermati! Ora basta, è tempo di fermarsi. 10.8

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