COMPORTATI COSI (SENECA)
Inviato: 2 gennaio 2021, 18:58
Vi proponiamo, come riflessioni ulteriori, alcune lettere che Seneca inviò a Lucilio, suo allievo e amico.
Anche queste sono dei momenti di relax per coloro che stanno facendo il percorso con noi. Non è un compito ma una piacevole condivisione per ampliare la visione della nostra mente....chissà.......
1 Comportati così ,
Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così , come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento.
Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.
Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far
niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno?
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente.
Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro.
La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene.
Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli.
Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come.
Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà.
Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano.
5 E allora? Una persona alla quale basta quel poco che le rimane, non la stimo povera; ma è meglio che tu conservi tutti i tuoi averi e
comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo."
Al fondo non resta solo il meno, ma il peggio.
Stammi bene.
Anche queste sono dei momenti di relax per coloro che stanno facendo il percorso con noi. Non è un compito ma una piacevole condivisione per ampliare la visione della nostra mente....chissà.......
1 Comportati così ,
Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio così , come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento.
Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza.
Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far
niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto.
2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno?
Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata.
Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente.
Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va.
3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro.
La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene.
Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.
4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli.
Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come.
Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà.
Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli uomini caduti in miseria non per colpa loro: tutti sono pronti a scusarli, nessuno a dar loro una mano.
5 E allora? Una persona alla quale basta quel poco che le rimane, non la stimo povera; ma è meglio che tu conservi tutti i tuoi averi e
comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tardi essere sobri quando ormai si è al fondo."
Al fondo non resta solo il meno, ma il peggio.
Stammi bene.