AMORE NELLA NOSTRA SOCIETA' 3 PARTE

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Mario Zanoletti
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AMORE NELLA NOSTRA SOCIETA' 3 PARTE

Messaggio da Mario Zanoletti » 7 marzo 2022, 10:41

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AMORE NELLA NOSTRA SOCIETA' 3 PARTE

È solo un passo più in là che per Freud l'amore è in se stesso un fenomeno irrazionale. La differenza tra l'amore irrazionale e l'amore come espressione della personalità matura, non esiste per lui. Egli sostenne in uno scritto sull'amore "trasferito", che tale forma d'amore non è essenzialmente diversa dal "normale" fenomeno dell'amore. L'innamoramento confina sempre con l'anormalità, è sempre caratterizzato dalla suggestione, dalla cecità di fronte alla realtà, ed è un trasferimento degli oggetti d'amore dell'infanzia. L'amore, come fenomeno razionale, come coronamento della conquista della maturità non era, per Freud, materia d'indagine, poiché non aveva un'esistenza reale.

Tuttavia, sarebbe un errore sopravvalutare l'influenza delle teorie di Freud sul concetto che l'amore è il risultato dell'attrazione sessuale, o piuttosto che equivale alla soddisfazione sessuale, riflessa nell'inconscio. Al contrario, le teorie di Freud erano parzialmente influenzate dallo spirito del
diciannovesimo secolo; in parte divennero popolari a causa delle idee prevalenti negli anni successivi alla prima guerra mondiale.

Uno dei fattori che influenzò sia le credenze popolari sia le teorie freudiane, fu soprattutto la reazione contro i rigidi costumi dell'età vittoriana. Il secondo fattore che influenzò le teorie di Freud, sta nel concetto prevalente dell'uomo quale è inquadrato nella struttura del capitalismo. Per provare che il capitalismo corrispondeva ai bisogni naturali dell'uomo bisognava dimostrare che l'uomo era per sua
natura pieno di ostilità e di rivalità per il prossimo.
Mentre gli economisti "dimostravano" questo concetto nei termini dell'insaziabile brama di guadagni economici, e i darwinisti nei termini della legge biologica della sopravvivenza del più idoneo, Freud raggiunse lo stesso risultato attraverso il concetto che l'uomo è guidato da un illimitato desiderio di conquista sessuale di tutte le donne, e che solo la pressione della società gli impedisce di agire secondo i suoi desideri.
Come risultato gli uomini sono inevitabilmente gelosi l'uno dell'altro, e la gara continuerebbe anche se tutte le cause sociali ed economiche scomparissero.

Freud fu largamente influenzato, nelle sue teorie, dal tipo di materialismo prevalente nel diciannovesimo secolo.
Si riteneva che il substrato di tutti i fenomeni mentali dovesse essere cercato nei fenomeni fisiologici; di conseguenza l'amore, l'odio, l'ambizione, la gelosia erano interpretati da Freud come tante conseguenze delle varie forme dell'istinto sessuale.

Egli non ha visto che la realtà fondamentale sta nel complesso dell'umana esistenza, soprattutto nella situazione umana comune a tutti gli uomini, e, secondariamente, nella pratica della vita determinata dalla struttura specifica della società. (Il passo decisivo oltre questo tipo di materialismo fu mosso da Marx nel suo "materialismo storico", in cui non il corpo, né l'istinto in quanto bisogno di cibo o di possesso, sono la chiave per risolvere il problema umano, ma il processo di tutta la vita dell'uomo, la sua "pratica della vita".)

Secondo Freud la piena soddisfazione di tutti i desideri creerebbe felicità e salute mentale. Ma dati clinici dimostrano che gli uomini e le donne che dedicano la loro vita ad una soddisfazione sessuale senza restrizioni non raggiungono la felicità e, molto spesso, soffrono di gravi
disturbi nevrotici.

La completa soddisfazione di tutti i bisogni sessuali non soltanto non è la base della felicità, ma non garantisce neppure la salute.
Senza dubbio la teoria di Freud poteva diventare così popolare solo nel periodo che seguì la prima guerra mondiale, a causa del cambiamento
avvenuto nello spirito del capitalismo: dall'enfasi del risparmio a quella dello sperpero, dal sacrificio come mezzo per raggiungere il successo economico al consumo come base per un mercato in continua espansione, e come soddisfazione principale dell'individuo ansioso e automizzato.

La soddisfazione Immediata di qualsiasi desiderio divenne la tendenza principale nella sfera del sesso come in quella di tutte le necessità materiali.
È interessante paragonare le teorie di Freud, influenzate dallo spirito del capitalismo del tempo, con i concetti teoretici di uno dei più brillanti
psicoanalisti contemporanei, il defunto H.S. Sullivan. Nel sistema psicoanalitico di Sullivan troviamo, in contrasto con quello di Freud, una netta scissione tra la sessualità e l'amore.

(CONTINUA...)

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