L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

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Mario Zanoletti
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L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

Messaggio da Mario Zanoletti » 24 novembre 2021, 17:50

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L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

L'oblio è il nostro stato naturale.

Nell'oblio di sé, c'è il presentimento di ciò che sei veramente.

Non cercare di ricordare chi sei.

Non pensare a te.

Non puoi pensare a te stesso.

Puoi solo dimenticare te stesso.

Vivi con calma nell'oblio di te stesso.

Vivi senza autocoscienza.

Vivi nella "consapevolezza dell'oblio".

Dimentica la tua storia personale.

Lascia perdere tutte le invenzioni spirituali.

Disimpara tutti i dogmi umani.

Lascia tutti i dubbi alle spalle.

Abbandona tutte le aspettative.

Resta nell'oblio... l'oblio è lo stato naturale.

Non temere l'oblio.

L'oblio è il non-luogo atemporale che stai veramente cercando.


Tu che stai leggendo cosa ne pensi? Un tuo parere ci può aiutare nel percorso che abbiamo intrapreso insieme.....
Mario, Silvia, Giulia

OBLIO
Dimenticanza completa, totale, assoluta e duratura; perdita di ogni memoria e ricordo
ETIMOLOGIA dal latino: oblivium composto di ob verso e dalla radice liv scolorire, divenire oscuro.
Parola poetica, bellissima e terribile, che capita raramente di poter usare. Anche se averla ben presente è importante per un motivo tanto semplice: quella dell’oblio è una paura sottesa ad ogni vita - e si sa: conosci il tuo nemico.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/oblio

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gabriele
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Re: L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

Messaggio da gabriele » 27 novembre 2021, 14:12

Ciao,
penso che in questo mondo ti rinchiudono al manicomio se sei così , ah ah ah

Mario Zanoletti
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Re: L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

Messaggio da Mario Zanoletti » 26 gennaio 2022, 18:42

Allora andiamoci tutti, forse che sia il Cielo scambiato per manicomio?
Già viviamo in un mondo di follia...............
Grazie Gabri

fortimaira@gmail.com
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Re: L'OBLIO DELL'IO E' CIO' CHE SEI

Messaggio da fortimaira@gmail.com » 11 febbraio 2022, 15:51

Ulisse nei suoi pellegrinaggi si imbatte nell'isola dei Lotofagi, i mangiatori di Loto, che accolgono i marinai offrendo loro il proprio cibo. Il Loto porta all'oblio e Ulisse deve strappare dall'isola i compagni per ricondurli alla "realtà" del loro viaggio, allo scopo del ritorno in patria. Il profumo del Loto è l'essenza spirituale, il sentore di ciò che trascende l'uomo. I petali che si diramano dall'unico centro, lo stare il equilibrio tra gli elementi distillando e irradiando bellezza.
Nell'isola dell'oblio si perdono tutti i punti di riferimento, il mare è l'unica prospettiva ovunque si guardi, un'entità di cui si è perso il nome. Immagino innocenza sui volti dei compagni che hanno assaggiato il loto, terrore nei tratti di Ulisse che non sa perdere se stesso, pur perdendosi costantemente. Penelope,Telemaco, la nave, Itaca. Il Viaggio. Troppe cose da lasciar andare per ritornare nuovo.
Mi sento un po' Ulisse: un cuore pronto a navigare. Non ancora pronto a dimenticarsi di sé. Ringrazio i compagni di viaggio che mi tengono al sicuro dal canto delle sirene tra un oblio e l'altro.

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