POTERE ESTATICO

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Mario Zanoletti
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POTERE ESTATICO

Messaggio da Mario Zanoletti » 13 luglio 2021, 18:18

C’è un “potere estatico” di cui ciascuno ha traccia quando ha un’ispirazione, quando scrive una poesia, quando si impegna in modo disinteressato per un altro, quando realizza qualcosa “ad opera d’arte”.

È il simbolo estatico di cui parla A.L. Kitselman nella sua “E-Therapy”, ma è soprattutto quel ponte fra la parte fisica-eterica-emotiva-mentale concreta e l’aspetto degli archetipi e dell’intuizione di cui si parla con il termine “Antahkarana”.

È l’andare oltre il ponte, il che presuppone purezza d’animo e generosità.

Ci sono due possibilità di presa di coscienza attraverso l’“Antahkarana”: una di ordine definitivo e un’altra di ordine temporaneo.
Nel primo caso l’essere umano raggiunge l’illuminazione (caso non frequente) e per lui si apre la porta di una duplice scelta: quella di vivere nella propria dimensione oppure di condividere la sua conoscenza e la sua consapevolezza sul piano del servizio bodhisattvico.

Nel secondo caso, dopo l’esperienza estatica, si ritorna allo stato ordinario, nel segno della discontinuità della consapevolezza.
Pronti peraltro ad una successiva possibilità.

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