SII GUARITO SE VUOI GUARIRE

[Mario Zanoletti]

"Sii guarito per poter guarire"

Se vuoi veramente aiutare e fare la differenza nel mondo, guarisci te stesso.
Ricorda la famosa frase biblica "Medico, guarisci te stesso".
L'opuscolo di psicoterapia, termina con quella stessa affermazione: "Medico, guarisci te stesso".
Se vuoi davvero aiutare le persone, il che significa aiutare a guarire la loro fede nella separazione, devi fornire l'esempio di chi crede che la separazione non sia reale, il che significa che devi sperimentare dentro di te che non sei diverso dalla persona che hai stanno aiutando.
Forse sei diverso nella forma, ma non nel contenuto.
Come dice il testo: "Sii guarito per poter guarire, e non permettere che le leggi del peccato [separazione] ti siano applicate" (T-27.VI.8: 5).

Il tema della forma e del contenuto è spesso discusso in Un corso in miracoli. L'ego si preserva facendoci identificare con la forma esterna o fisica a scapito del contenuto della mente.
Con questa modalità di pensiero, vediamo l'ingegnosità dell'ego nel farci concentrare sui sintomi esterni della malattia, il loro miglioramento visto poi come guarigione.
La vera guarigione, tuttavia, arriva solo quando lasciamo che il vero Guaritore riporti la nostra attenzione al sintomo di colpa della mente.
In questo modo, le nostre menti non guarite vengono purificate dalla credenza errata nella realtà della colpa, liberandoci per diventare guaritori guariti. Ciò non esclude, come conseguenza, il miglioramento del corpo.

"Non sono le loro mani che guariscono. Non è la loro voce che parla la Parola di Dio. Danno semplicemente ciò che è stato dato loro… E questa è la funzione dei maestri di Dio; non vedere nessuna volontà separata dalla propria, né la loro come separata da quella di Dio."

[fortimaira@gmail.com]

Guarire...verbo transitivo, verbo intransitivo. Guarisco qualcuno/qualcosa o guarisco? Quando pronuncio "Sarò guarito se gli permetterò di insegnarmi a guarire" sento chiaramente la forza di questa parola nel movimento che mi si genera dentro.
Rifletto ora sull'assonanza con "guardare". Forse guarisco quando mi guardo davvero, osservandomi con gli occhi di chi Ama? Se riconosco la mia innocenza e il valore che ho?
Quando andavo in montagna in Austria e poi in Germania ero affascinata dall'abitudine che hanno i tedeschi di salutarsi con un Gruss Gott! (Saluta Dio). Un po' come se in quell'estraneo che percorre la tua strada riconoscessi un fratello da benedire.
E' il concetto del Vale! latino...stai in salute, ma anche abbi valore!
E noi cosa facciamo quando ci incontriamo? Un ciao frettoloso? (CIAO: Schiavo tuo...)
Riesco a diventare benedizione/guarigione per me e per quelli che incrociano il mio cammino?
La parola, come le mani, è lo strumento che si riempie se riusciamo a trasmettere ciò che riceviamo costantemente. E anche un Ciao, può diventare guarigione.

[Mario Zanoletti]

Grazie Maira delle stupende riflessioni -namaste- "mi inchino a te riconoscendo Chi Sei, mi inchino alle qualità divine in te".
Ecco, riconoscerti significa viverti semplicemente come amica, sorella, Figlia dello stesso padre. Semplice no? Così è!