RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

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Mario Zanoletti
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RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Mario Zanoletti » 5 dicembre 2020, 14:50

D:Si dice che noi proiettiamo all’esterno le nostre credenze rispetto al denaro. Come si fa a scoprire quali esse siano esattamente così da poterle cambiarle?

R: Prima di prendere in considerazione come poter identificare le tue credenze sul denaro, può essere prima di tutto utile una piccola chiarificazione in merito a come Un corso in miracoli affronta tutti i pensieri e le credenze del nostro ego.

È necessario diventarne consapevoli
per poter accettare la responsabilità di averli scelti, ma non per poterli cambiare. Questo metterebbe noi a capo del processo di Espiazione, una formula infallibile per il fallimento.

L’obiettivo del Corso è di rendere consci i nostri pensieri inconsci, di accettare la responsabilità di averli scelti, di riconoscere qual è lo scopo che servono nello schema dell’ego, ed infine lasciarli andare, insieme alla colpa che essi necessariamente implicano, alla luce di guarigione dello Spirito Santo o di Gesù. Ma senza voler provare a cambiarli! Poiché questo li renderebbe reali ed implicherebbe la sostituzione di una credenza dell’ego con un’altra.

Il denaro è semplicemente una forma o un simbolo esterni sul quale proiettiamo ciò che crediamo di noi stessi. Dunque quali sono i nostri atteggiamenti e i nostri sentimenti rispetto al denaro?

A proposito: non ci sono risposte giuste o sbagliate, buone o cattive alle domande che seguono. Tutte le risposte rifletteranno le credenze di base che l’ego ha su di te e sugli altri, e la loro natura potrà essere o di amore speciale o di odio speciale. Alla fine ci renderemo conto che esse non sono né giuste né sbagliate, né buone né cattive, ma semplicemente non vere. Ma prima dobbiamo guardarle, perché ci crediamo veramente, e guardarle con Gesù o lo Spirito Santo al nostro fianco, così da poter guardare con apertura ed onestà.

Senti che non ne hai mai abbastanza?
Hai paura di perdere il denaro che hai?
Il denaro ti fa sentire meglio o più sicuro riguardo a te stesso?
Lo metti da parte come un simbolo di sicurezza e salvaguardia contro pericoli o ostacoli imprevisti?
O hai la tendenza a spenderlo rapidamente non appena lo guadagni e sei sempre in debito?
Vedi l’aver denaro come uno status symbol e come un indice di successo, una misura del tuo valore?
Se non hai molto denaro, provi a fingere di averne di più?
O mostri la tua povertà come un distintivo di specialezza?
Se hai molto denaro, ti piace farne sfoggio?
Oppure cerchi di mantenere un basso profilo a questo proposito?
Come ti senti nel condividere il tuo denaro con gli altri o nel darlo via?
Sei geloso o risentito con chi ha più denaro di te?
Come senti che i tuoi genitori sono stati nei tuoi confronti per quanto riguarda il denaro?
Se sei in una relazione con altri che implica un investimento congiunto di denaro e di risorse, c’è conflitto nella sua gestione?
Qual è la natura dei disaccordi che provi e quali giudizi ti trovi a fare su come gli altri gestiscono il denaro?


Man mano che rifletti sulle tue risposte a queste domande riguardo il denaro e ad altre che ti possono venire in mente, sarà poi necessario che tu entri in contatto con i sottostanti pensieri, sentimenti e credenze che esse rappresentano. Può trattarsi di pensieri e sensazioni di inadeguatezza, di scarsità, di deprivazione, di limitazione, di insicurezza, di paura, di vittimismo, di irresponsabilità, di vergogna e di colpa, di orgoglio, di trionfo, di superiorità, di generosità, di potere, di controllo, e così via.

L’importante riconoscimento che vuoi favorire è che si tratta di sentimenti di fondo che hai su te stesso che non hanno niente a che fare con il denaro, o con le altre persone, o con qualsiasi altra cosa del mondo. Queste sono le ripercussioni dell’aver preso seriamente in considerazione il pensiero di separazione nella tua mente e del volere che sia reale.

Poiché il pensiero di separazione non è niente di meno che il desiderio di essere separato dall’amore, incluso l’essere disposti ad attaccare e a distruggere l’amore allo scopo di instaurare un sé individuale. E in questo processo crediamo di avere distrutto il nostro stesso valore. E così tutti i sentimenti correlati alla mancanza di valore, che diventano troppo dolorosi da tenere nella nostra mente e da riconoscere, vengono proiettati fuori, in un mondo che abbiamo fatto noi stessi, con molti bersagli e depositi adatti a questi sentimenti, incluso il denaro.

E poi sembra che il problema sia dato da questi simboli esterni piuttosto che dal pensiero di separazione nella nostra mente col quale abbiamo svalutato il nostro vero Sé. A quel punto, il sistema di pensiero dell’ego è ben protetto dal principio di Espiazione dello Spirito Santo, il quale dice che la separazione è impossibile eccetto che in sogni illusori e nulla è realmente avvenuto per deprivarci dell’amore che siamo. Ma una volta che comprendiamo lo scopo che l’ego attribuisce al mondo, incluso il denaro, possiamo guardare tutto questo in modo diverso e sapere che è una finestra sulla nostra mente inconscia.
Ed ora possiamo fare una scelta diversa, ricordando il nostro vero Valore come santo Figlio di Dio.
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Gigliola
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Gigliola » 6 dicembre 2020, 19:45

Ciao Mario e un saluto a tutti...ma che "bellissimo" argomento hai portato.... Dopo aver letto, ho cercato di pormi tutte le domande che hai scritto, ma quella che mi riguardava più da vicino, toccava il tema della sicurezza. Nonostante abbia avuto modo di constatare più volte che la "provvidenza " esiste, nel pormi la domanda di come avrei potuto sentirmi nel caso in cui non dovessi avere qualche risparmio, se pur piccolo in banca, ho provato una sensazione di insicurezza, di non libertà nell'azione, come non avere più la possibilità di poter fare la spesa per poter preparare una bella cenetta ai miei amici, oppure non avere la possibilità di acquistare un dono per i miei figli o i miei amici, non avere la libertà di dedicare tempo alla scuola perchè dovrei dare più tempo al lavoro. Non sento la necessità di avere dei soldi per fare grandi cose, perchè non ho questi desideri e penso davvero che dal punto di vista concreto, non i manchi nulla, anche la vacanza per esempio, per me è molto relativa, se posso vado, ma altrimenti sto benissimo anche a casa, però avere un piccolo risparmio mi permette di stare tranquilla e soprattutto alla mia età, dopo anni di lavoro, mi permette di dedicarmi alle cose che mi interessano veramente come la scuola, ascoltare gli allievi, confrontarmi con le persone, dedicare più tempo ai miei figli, come far loro un massaggio che poi diventa una coccola. Tutte cose che quando dovevo lavorare anche 12 ore al giorno, non avevo il tempo di fare. Quindi la mia domanda è: "ma se non avessi qualche risparmio in banca, ( cosa che è accaduta tante volte, ma sapevo che avrei comunque potuto contare in caso di necessità, sull'aiuto di mio papà e quindi la sicurezza l'avevo sempre comunque) come vivrei quello che ora mi sto concedendo? E potrei viverlo comunque? " Pensare una cosa non è come viverla, quindi non ho risposta e non mi interessa ne anche cercarla perchè non sarebbe reale, mi interessa invece più ascoltare la sensazione che mi provoca questa domanda e ritorno all'inizio del mio intervento perchè la sensazione è quella di una certa insicurezza.
Grazie Mario per aver sollevato questo argomento che bene o male credo ci riguardi un po' tutti, ma soprattutto avrei voglia di capirci qualche cosa in più, per cui per qualsiasi intervento si potrà verificare, non potrei esserne che grata.

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gabriele
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da gabriele » 6 dicembre 2020, 20:55

Ciao Gigliola,
la prima cosa che mi viene in mente di dirti è....
se hai qualche risparmio in banca cerca di farlo sparire al più presto possibile, il cosi detto prelievo forzoso si sta avvicinando sempre più in fretta, anche se tutti pensano che sarà solo sui patrimoni alti, il secondo sarà a tappeto su tutti . Questa è una mia sensazione naturalmente.
La seconda cosa che ti posso dire è che io penso sempre come deve essere dura per chi ha una certa sicurezza doversi trovare di colpo senza un soldo,
e che io mi sento "fortunato" ad essere sempre stato dalla parte di chi non ha mai avuto una sicurezza finanziaria, vivo lavorando e non sono mai stato capace di avere un centesimo da parte se non debiti.
In questo stato di cose mi sento in pace, nulla ho e nulla mi possono portare via, ho imparato a non attaccarmi a nulla di materiale,( mentre prima ero mooooolto attaccato alle mie cose )
E quando dico ad Elide che starei bene anche sotto ad un ponte perchè anche li si VIVE...........non ti dico la risposta.
Anche io però ti parlo da uno che una sicurezza non l' ha mai avuta , perciò il vero sentimento che si proverebbe a rimanere senza una sicurezza non lo posso conoscere.
Ti posso però dire che anche da nulla tenente si VIVE
Un bacione

Laura
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Laura » 8 dicembre 2020, 15:38

Ciao... grazie per le condivisioni, mi stanno aiutando a capire molte cose e a far affiorare nuove domande!! È vero, pensare alla mancanza di denaro da un senso di insicurezza, e mi sono chiesta da dove venga... è sempre e solo una costante comune in tutto... la mancanza .. so che è dovuta all’illusione della separazione, ma pensare che ora, qui , in questo sogno che stiamo vivendo, magari non poter avere economicamente parlando una certa sicurezza per dar da mangiare ai miei figli o per pagare le bollette , il non poter offrire l’opportunità ai miei bambini di frequentare una determinata scuola e fare la spesa mi provoca ansia, la domanda è cosa e come faccio se.... come dici tu, Gigliola, la Divina provvidenza nel momento del bisogno interviene e non si rimane mai senza, forse è solo la mancanza di fiducia che ci impedisce di affidarci? E questa mancanza di fiducia da dove viene? Forse dalla paura che abbiamo della Vita?
Grazie Laura

Mario Zanoletti
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Mario Zanoletti » 10 dicembre 2020, 15:07

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f65698a9be0b1533230ac25ad6b3e4a5.jpg (36.25 KiB) Visto 1201 volte
R: Cara Gigliola, la questione del denaro che è stata sollevata è un'opportunità per osservare, senza giudizio, che relazione abbiamo con tutti i NOSTRI SIMBOLI.
In Un Corso in Miracoli Gesù (la Tua Anima, il Tuo Sé, Chi sei Tu) porta avanti l’idea che tutto ciò di cui facciamo esperienza nella nostra intera vita (quando siamo svegli e quando dormiamo) è un sogno. Proprio come uno psicoterapeuta dice ad un paziente che tutto quanto avviene nel suo sogno notturno è un simbolo, Gesù ci dice che tutto in questo mondo della forma è un simbolo. Se percepiamo o facciamo esperienza di qualcosa, è perché noi ce lo abbiamo messo lì (non in quanto l’individuo che pensiamo di essere, ma piuttosto come l’unica mente del Figlio di Dio che ha sognato di poter essere separato e di esistere in un mondo al di fuori dal Cielo).

Ora, ovviamente ogni parola rappresenta qualcosa all’interno di questo mondo (sia un oggetto fisico, un’emozione o un’idea). Così ogni parola simboleggia una cosa che è essa stessa un simbolo. Così la parola denaro è un simbolo che ci può far capire quale relazione abbiamo con le nostre "convinzioni", ad esempio con la "fiducia" che molti esprimono con:"L'Universo mi aiuterà" oppure: "Dio sa come aiutarmi". Sottolineando, con la parola "fiducia nell'aiuto", il fatto che ci sentiamo speciali, visto che Dio ha un occhio di riguardo per me che sono in difficoltà. Così dico che ho fiducia....Ma sarà proprio questa la fiducia richiesta? Ma ne parleremo durante il nostro percorso. Ritorniamo al discorso dei simboli.

Il Corso non ci chiede di rinunciare a niente a cui siamo ancora attaccati. Di fatto afferma: “Sarebbe davvero strano se ti si chiedesse di andare al di là di tutti i simboli del mondo … Tu hai bisogno di usare i simboli del mondo per un po'’” (L.pI.184.9:1,2).
Di certo il denaro è uno dei più potenti simboli di questo mondo.
Il fatto che tu abbia una relazione speciale con esso non ti pone assolutamente in una posizione unica. Ma il fatto che sei disposta ad essere onesta al riguardo ti offre una meravigliosa opportunità di fare ciò che il Corso effettivamente suggerisce. Questo significa invitare lo Spirito Santo a guardare semplicemente questa cosa con te. In altre parole, chiediGli di aiutarti a guardare tutte le tue transazioni finanziarie senza giudicarle o giustificarle.

Ricorda che il Corso ci dice che “lo Spirito Santo usa le relazioni speciali, che hai scelto per sostenere l’ego, come esperienze di apprendimento per indicare la verità. Col Suo insegnamento ogni relazione diventa una lezione d’amore(T.15.V.4:5,6).
Quindi non devi rinunciare alle relazioni speciali (con il denaro) perché sono proprio le cose che lo Spirito Santo può usare per guarire la tua mente. Dove c’è una relazione speciale (in altre parole una storia in cui l’ego dirige la scena) c’è sempre la presenza di colpa e paura. E questo descrive certamente le sensazioni che la maggior parte di noi prova – consciamente o inconsciamente – in merito al denaro. Quindi la prima lezione in amore che lo Spirito Santo ti può offrire in merito al denaro potrebbe essere di aver compassione per il tuo attaccamento ad esso basato sulla paura. E siccome colpa e paura per l’ego vanno a braccetto, questo è l’inizio per ritrarti dall’ego. Man mano che questo avviene, ti troverai gradualmente a sentire un maggiore senso di agio riguardo al denaro ti sentirai sempre più a tuo agio riguardo al denaro, indipendentemente da ciò che avviene all’esterno.

Quindi, riassumendo: quando ci si deve spostare dall’ego allo Spirito Santo, non ci si deve ritrarre in alcun modo fino a quando non si sia perso l’interesse. E quando non riesci a trovare il tuo equilibrio, lascia che sia Gesù (La Tua Anima) a riconciliare la differenza.

L'esperienza che abbiamo di noi stessi come individui reali nel mondo fisico significa che ci siamo identificati con il sistema di pensiero dell'ego nella nostra mente. Questo, a sua volta, significa che al centro del nostro essere c'è un senso di mancanza, accompagnato da un tremendo dolore contro il quale siamo costretti a difenderci. La fonte di questo è nell'auto accusa – anch’essa sepolta nel profondo della mente – che abbiamo per il fatto di essere chi siamo come individui a seguito della separazione dalla Fonte e quindi del rifiuto della nostra Identità come Cristo in favore di un'esistenza autonoma, speciale che abbiamo pensato ci avrebbe dato ciò che abbiamo giudicato di non poter ottenere come parte di Dio. E quale cosa può darci la migliore autonomia se non il denaro?

Ora, tutto questo dolore e questa angoscia nella nostra mente devono essere affrontati. E seguendo il consiglio dell'ego su come farlo, lo proiettiamo in innumerevoli modi fuori della mente; sul denaro, sui corpi e sul mondo. Questo livello ontologico di mancanza viene poi espresso a livello corporeo come bisogno, insicurezza, brame, dipendenze, e la sensazione generale di non averne mai abbastanza – solo alcune fra le forme che questo contenuto nella mente potrebbe assumere. Formiamo relazioni speciali con qualunque cosa troviamo all'esterno che ci aiuti a sentirci meglio e che porti via un po' di dolore. La necessità di accumulare potrebbe certamente riflettere l'insicurezza della mente per la sua fragile esistenza – fragile nel senso che in realtà non poggia su nulla, poiché la nostra separazione da Dio è illusoria. Così, accaparrare e accumulare le cose sarebbe uno dei modi con cui cerchiamo di compensare le sensazioni interne di scarsità. In questo senso, non sarebbe diverso da qualsiasi altra relazione speciale.

Per concludere, non sarebbe antitetico al Corso esaminare gli aspetti più personali che possono essere implicati a questa modalità di pensiero, e pertanto lavorare condividendo col gruppo di persone che fanno lo stesso sentiero potrebbe essere alquanto utile per scoprire questo strato di cause. Questo poi ti permetterebbe di lavorare ai livelli più profondi della mente, lasciando andare una maggiore quantità di interferenze al ricordo dell'amore nel quale sei stato creato e rimani per sempre.

Quando Un corso in miracoli afferma: “Non c’è bisogno ch’io faccia nulla salvo non interferire” (T. 16.I.3;12) ci dice prevalentemente di non interferire, perché questo è quello che facciamo. Non ci sta dicendo di non fare nulla nel mondo o col corpo. Non c’è bisogno di fare nulla per essere chi siamo (il Figlio di Dio), salvo eliminare tutte le credenze che si oppongono a quella verità. Ecco perché il Corso descrive il sistema di pensiero dell’ego in tutte le sue forme ed espressioni diverse. La lezione 135 del libro degli esercizi è un ottimo esempio di ciò. Espone il sistema di difesa che viene messo in moto quando la mente sceglie di identificarsi con il corpo, con tutti i simboli. Non suggerisce in alcun modo che qualsiasi difesa o comportamento debba essere cambiato o evitato. Quello non è il suo obiettivo. L’obiettivo del Corso è chiaramente espresso nell’istruzione che segue: “…non cercare di cambiare il mondo, ma scegli di cambiare la tua mente riguardo al mondo” (T.21.in.7:1). Possiamo parafrasare questa importante riga sostituendo le parole “il mondo” con le parole “il corpo”, “il tuo comportamento”, “le tue abitudini”, “le tue difese”.

Questo è un Corso di addestramento della mente, e niente altro. Comprendere questa distinzione è essenziale per comprendere e, cosa ancora più importante, per applicare i principi del Corso.


Vorrei finire con una citazione di Krishnamurti, un Maestro che amo molto, come tu sai cara amica Gigliola:

"Chi possiede denaro è il denaro; chi s’identifica con le cose che possiede, è queste cose. Lo stesso avviene quando ci si identifica con idee o con persone.

Se vogliamo capire la relazione, ci deve essere una consapevolezza passiva che, lungi dal distruggerla, la rende ancora più vitale, ancora più ricca di significato. In una relazione simile ci può essere vero affetto, c’è calore, c’è un’intimità che non è sensazione o un vago sentimento. E se potessimo accostarci a qualsiasi cosa dando vita ad una relazione del genere, i vostri problemi sarebbero facilmente risolti, i problemi che riguardano la proprietà, che hanno a che fare col bisogno di possedere. Perché noi siamo quello che possediamo.
Chi possiede denaro è il denaro; chi si identifica con le cose che possiede, è queste cose, è la casa, è i mobili. Lo stesso avviene quando ci si identifica con le idee o con le persone.
Dove c’è la bramosia di possedere, non può esserci relazione.
Il fatto è che la maggior parte di noi ha bisogno di possedere qualcosa, altrimenti non avrebbe nient’altro. Se non possedessimo nulla, se non riempissimo la nostra vita con i nostri mobili, con la musica, con la conoscenza, con le cose più diverse, saremmo come delle conchiglie vuote.
E queste conchiglie fanno un sacco di rumore, un rumore che chiamiamo vita e che ci soddisfa.
E quando quel rumore si interrompe, soffrite, perché scoprite all’improvviso che cosa siete: un guscio vuoto, che non ha molto significato.
Rendersi pienamente conto del significato della relazione è azione, un’azione che rende possibile la vera relazione, consentendo di scoprirne la profondità e l’immenso significato. È quest’azione che da la possibilità di conoscere che cos’è l’amore.

Jiddu Krishnamurti "
Grazie per la domanda..........

Gigliola
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Gigliola » 11 dicembre 2020, 0:03

Grazie Gabriele, Grazie Laura, Grazie Mario per le vostre risposte che sono per me, fonte di grande aiuto. Avendo avuto un papà con un attaccamento molto, molto forte al denaro, ho sempre pensato che per me invece fosse molto relativo, che non mi importasse più di tanto e non mi sono mai preoccupata di osservare come invece vivevo il mio rapporto con il denaro, come se non volessi affrontare questo punto. Solo entrando nel sito e trovando questo tuo scritto Mario, di cui mi sono sentita subito attratta, mi sono permessa per la prima volta, di ascoltare almeno in parte il mio rapporto con il denaro e prenderne quindi consapevolezza. Forse potrebbe essere l'inizio per comprendere piano, piano, perchè faccio un po'fatica, un altro "simbolo" a cui ho attribuito il mio bisogno di sicurezza.
GRAZIE DAVVERO DI CUORE PER LA VOSTRA CONDIVISIONE.

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gabriele
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da gabriele » 11 dicembre 2020, 15:54

Grazie a TE
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da fortimaira@gmail.com » 30 dicembre 2020, 11:25

Che bello leggervi! Con la mia testa un po' per aria, non mi sono mai occupata molto del denaro, se non come mezzo. Quando ero piccola non navigavamo nell'oro, mio papà lavorava moltissimo e questa immagine del denaro "che va guadagnato" in qualche modo mi appartiene. C'è di bello che quando andavamo a lavorare con lui, l'ho sempre visto cantare e fischiettare, perchè amava il lavoro che faceva. Per cui mi è rimasto anche questo: non la fatica del guadagnare, ma la gioia di fare qualcosa che ami e che ti permette di vivere. Da piccola accumulavo con cura tutte le mie cose, alcune non le usavo nemmeno, per conservare il simbolo che contenevano (emblematico il caso di una scatola di cioccolatini regalatami da una persona che amavo molto...buttati dopo anni perchè scaduti quando ho capito che le cose non vanno solo conservate ma godute). L'ultimo trasloco mi ha convinta a lasciar andare tanta zavorra, ora ho molto più spazio dentro e fuori e utilizzo le cose con piacere, denaro compreso.
La vita mi ha portata ad avere più di quello che serve, ma in qualche modo l'ho sempre dato per scontato. Ci rifletto ora. Mi è capitato di pensare in passato a cosa salverei da un incendio e l'unica cosa che mi viene in mente sono le vecchie fotografie, che sono l'unica cosa veramente insostituibile che possiedo.
C'è un episodio però che mi ha colpito molto e che in qualche modo mi è rimasto come insegnamento. Qualche anno fa abbiamo ricevuto un'auto in eredità. Era migliore della nostra, anche se non era molto tempo che l'avevamo acquistata. Mentre pensavamo cosa fare abbiamo incontrato "per caso" un'amica (l'amica in comune che ci ha fatti incontrare, non una persona qualsiasi) che ci ha detto che le si era rotta la macchina e che lei e il suo compagno non sapevano come fare visto che non avevano un soldo per comprarne una. Voi cosa avreste fatto? Abbiamo fatto l'unica cosa possibile, quella che probabilmente ognuno di voi avrebbe scelto. E quando ci siamo trovati in motorizzazione, lei ci ha raccontato di aver detto al suo compagno scettico di avere fiducia, perchè sarebbe arrivata la soluzione. E lui...avreste dovuto vedere la sua faccia, simile a un bambino che torna a credere a Babbo Natale!
Quello che ho imparato è che spesso siamo mezzi per cui le cose possono accadere. Succedono cose che ci indicano cosa possiamo fare, sta a noi scegliere come accogliere le occasioni. E l'abbondanza non è un peccato, è un dono che possiamo vivere e condividere. Così in qualche modo il denaro può diventare simbolo di gioia. Tutti detestavamo Gastone (ve lo ricordate? Troppo fortunato), ma forse lui ha trovato veramente la chiave: non possedeva un deposito in cui tuffarsi, non possedeva niente, ma si sentiva fortunato e riceveva tutto il necessario. Perchè? Forse solo perchè dava valore a se stesso.
Comunque: se resterò sul lastrico, so che voi ci siete!!!! Mi ospiterete un giorno per uno? Sono di compagnia, tengo pulito e all'occorenza so fare i canederli. :D :lol: :lol: :lol: :lol:

Mario Zanoletti
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Re: RELAZIONE CON I SOLDI, COME FARE?

Messaggio da Mario Zanoletti » 31 dicembre 2020, 14:19

Ciao, se sai fare BENE e BUONI i canederli TI OSPITIAMO MOLTO VOLENTIERI (vedi che non siamo opportunisti?).

E' bella l'esperienza del donare e far girare l'energia dell'Amore che non comprende l'attaccamento alle cose.
Questo coincide con la nostra FUNZIONE. Il "non dimenticarsi della Funzione che ci è stata assegnata" significa portare gioia e prosperità a tutti coloro che la accettano. Con il tuo esempio, cara Maira, hai dimostrato cosa significa di fatto essere Insegnanti di Dio. Non volere "SALVARE IL MONDO" MA DIMOSTRARE che è possibile iniziare a salvarlo con la pratica dell'amore. Questa è la sola funzione che Dio ti ha dato," Questo è l'unico modo per cui puoi assumere il tuo posto legittimo tra i salvatori del mondo" (L.65.2). Se ti sei sentita felice, quando avete eseguito il "passaggio" è, di fatto, "passare" il dono ricevuto: "la mia felicità e la mia funzione sono una cosa sola" (L.66.1:2).

Quando lasci andare l’ego sei consapevole di non essere il sé individuale che pensavi di essere e che definiva sempre sia il problema sia la soluzione. Quando lasci andare l’ego, non rimane niente nella tua mente se non l’amore, e allora la tua percezione è identica a quella dello Spirito Santo. Sei allineato con la verità, non con l’illusione.
Così, il modo in cui siamo “attivi” è scegliendo che ci venga insegnato dall’insegnante del perdono e dell’unità, non dall’insegnante del conflitto e della separazione. Allora diventiamo il messaggio, proprio come Gesù ci dice che “insegnare è dimostrare” (M.in.2:1).

In attesa dei CANEDERLI......
Grazie Maira per ciò che ci insegni.

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