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Laura
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Messaggio da Laura » 20 novembre 2020, 14:12

Buongiorno, il corso dice che l'unica Voce e Guida che ci guida è Dio...Mi stavo chiedendo se è così difficoltoso entrare davvero nell'Ascolto se non c'è un costante esercizio mentale per poter usare la mente corretta, quanto sono vere le canalizzazioni ( dei Maestri, delle Guide e Arcangeli) ? E queste entità di Luce che ci sono state donate per proteggerci sono frutto dell'ego o sono un'estensione di Dio?
Grazie

Mario Zanoletti
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R: CANALIZZAZIONI E ANGELI

Messaggio da Mario Zanoletti » 23 novembre 2020, 20:47

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Probabilmente la risposta potrà portare una lieve frustrazione rispetto alle credenze che da anni ti porti appresso. Credenze che ti hanno aiutata nel tuo percorso. Ma con attenta lettura troverai certamente la RISPOSTA veritiera che ti aiuterà ad incontrare realtà molto, molto potenti.

Dal glossario: [b]ANGELI[/b]
Estensioni del Pensiero di Dio; simbolo della luce e della protezione di Dio che ci circonda sempre, dal momento che in realtà non Lo abbiamo mai lasciato; da non confondersi con l’idea popolare di esseri celesti che appartengono all’illusione.

Gli Angeli sono parte dell’illusione, sia che ne parliamo nei soliti termini di corpi effimeri, sia per come se ne parla nel Corso.
Nell’insegnamento del Corso, la realtà si riferisce solo all’Unità di Dio e di Suo Figlio in Cielo, dove c’è solo Unità e non ci sono distinzioni tra il Padre ed il Suo unico Figlio.
Non c’è plurale in questa realtà. Secondo il Corso tutto il resto è parte dell’illusione del sogno. Il corso parla di angeli come metafora e simbolo. Sono il simbolo del riflesso dei pensieri di Dio, che sono sempre con noi.
E’ un uso amorevole e poetico di un termine che ci è familiare, per insegnarci come l’Amore di Dio si estende alla Figliolanza, dal momento che noi possiamo ancora essere troppo impauriti per avere un’esperienza diretta del Suo Amore.
La nostra comprensione degli angeli è quella di spiriti benigni che ci confortano ed aiutano.
Nel Corso Gesù usa questa forma perché noi facciamo questa associazione positiva e ci aiuta a lasciar andare dolcemente la nostra paura in termini che siamo in grado di comprendere. Puoi notare che ogni qualvolta vengono citati gli angeli nel Corso il linguaggio è bello e poetico, con termini che ci confortano ed elevano. Sono parole di incoraggiamento che riflettono la verità dell’Amore di Dio per noi. (T.19.IV.C.9; T.26.IX.7, e nel Libro degli esercizi),

In Un Corso in Miracoli, gli angeli sono considerati come le estensioni del Pensiero di Dio. Possiamo pensare a loro come simboli della luce e della protezione di Dio che ci circonda sempre, poiché in verità non Lo abbiamo mai lasciato.

Ancora: In questo senso sono simboli della luce e protezione di Dio che ci circonda sempre, dal momento che in verità non Lo abbiamo mai lasciato (T.18.VI.10:6; W.pII.264.h). Se abbiamo troppa paura di quel livello della nostra Identità, la nostra mente tradurrà in forma l’esperienza dell’Amore senza forma, ed una forma potrebbe essere quella di esseri angelici o entità angeliche. Ma la forma non è la realtà. L’idea sarebbe di relazionarsi a ciò che simboleggiano e poi andare oltre, alla Fonte, che è sempre l’Amore che trascende qualsiasi cosa che sia forma.

Questo stesso tipo di modo di pensare si applica anche alla percezione di una presenza malvagia, ne vediamo immagini di ogni sorta sia nelle chiese sia nel web, ma anche nelle leggende tramandate da generazioni. Pensa anche alle sette nate sotto l'insegna di presenze malvage.
Siamo talmente legati alla forma che immediatamente traduciamo i pensieri in forma “Tutto ciò che riconosci lo identifichi con cose esterne, qualcosa fuori di te. Non sei nemmeno in grado di pensare a Dio senza un corpo, o una qualche forma che pensi di riconoscere” (T.18.VIII.1:6,7).

Il nucleo centrale dell’ego è odio e assassinio e talvolta se ne può fare esperienza come di una presenza malvagia, ma il Corso ci aiuta insegnandoci a non averne paura, perché non ha realtà se non quella che noi gli diamo e che viene dalla nostra colpa e dalla paura derivante dal credere di aver distrutto Dio per avere la nostra esistenza.


Nulla di ciò che è reale può essere minacciato.
Nulla di irreale esiste.
In questo si trova la pace di Dio

(Prefazione Pg.VIII)

Ripetere questa frase nelle difficoltà e quando si presenta la paura, aiuta a superare ogni ostacolo.



Sebbene il Corso arrivi all’interno della struttura dell’ego (C.in.3:1), i suoi insegnamenti vengono da un sistema di pensiero e da una Fonte che sono completamente al di là dell’ego, e il suo scopo è aiutare la mente a trascendere il sistema di pensiero dell’ego ed il suo risultante falso sé.
La maggior parte degli insegnamenti New Age mira ad aiutare la persona a funzionare con maggiore facilità e felicità all’interno del sistema di pensiero di separazione ed individualità, sebbene allo stesso tempo possano riflettere certi aspetti del modo di pensare della mente corretta, come il valore dell’abbandonare i giudizi.


Perché Un corso in miracoli non è New Age
Kenneth Wapnick ha sostenuto nel corso degli anni che Un Corso in miracoli non è una spiritualità New Age, ma che ha invece le sue radici intellettuali in tradizioni intellettuali assai precedenti, che comprendono gli insegnamenti di Platone, il Neoplatonismo e gli insegnamenti più elevati dello Gnosticismo. Quelli che seguono sono stralci tratti da una lettera che Kenneth inviò alla Libreria del Congresso a un certo punto degli anni 90’, chiedendo loro di non classificare più il Corso e i libri di Kenneth nella categoria New Age. I suoi sforzi hanno avuto successo.

Un corso in miracoli è, in molti modi cruciali, in netto disaccordo con il pensiero New Age, poiché molti principi discussi nel libro sono in conflitto con molti principi New Age.

Seguono cinque esempi di questo tipo di conflitto:

1) La teoria di Un corso in miracoli si basa su una metafisica non dualistica: insegna che l’universo fisico (compreso il corpo) non è stato creato da Dio e, di fatto, si è originato come un attacco a Dio. Nessun sistema New Age sosterrebbe questo: essi insegnano proprio l’opposto.

2) Un corso in miracoli non sostiene il modo di pensare che ha a che fare con la "coscienza di prosperità", un principio preminente nei sistemi di pensiero della New Age.

3) In quasi tutti i sistemi New Age c’è un’enfasi prevalente sulle esperienze positive delle persone, mentre si presta scarsa attenzione ai travolgenti sentimenti inconsci di colpa condivisi dalla maggior parte della gente. Un corso in miracoli insegna che c’è solo un problema nel mondo, ed è la colpa. Pertanto si focalizza principalmente sui nostri sentimenti di colpa, insegnandoci a identificarli e a disfarli.

4) Un altro tema comune a molti sistemi New Age è la credenza che siamo Dio. Un corso in miracoli è enfatico nell’insegnare che noi non siamo Dio: insegna che Dio è la nostra Fonte – noi siamo stati creati da Lui.

5) A livello più generale, Un corso in miracoli si distingue dai sistemi di pensiero New Age in quanto attinge dai tradizionali principi psicoanalitici freudiani (per es. negazione e proiezione) e, all’interno dei contesti filosofici e spirituali, dalla tradizione Neoplatonica e dai temi comuni al Cristianesimo primitivo e ai sistemi Gnostici del secondo e terzo secolo.


Spero che la risposta sia stata chiarificatrice........chissà........

Angela
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Re: ANGELI...

Messaggio da Angela » 26 novembre 2020, 17:01

C'è un concetto che non ho capitonel forum che riguarda la differenza del corso rispetto alla new age:" il corso insegna che l'universo fisico (compreso il corpo) non è stato creato da DIO e di fatto si è originato come un attacco a Dio" porei avere una chiarificazione ? Grazie

Mario Zanoletti
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RISPOSTA A ANGELA

Messaggio da Mario Zanoletti » 28 novembre 2020, 22:15

Il fondamento di tutto ciò che viene insegnato in Un corso in miracoli è la sua visione non dualistica della realtà.
Nulla che sia finito o quantitativo è reale, il che significa che non solo il tempo non è reale, ma neanche il cosmo. Solo il regno di Dio, che è perfetta Unità, e l’estensione non spaziale del Suo Essere come spirito è reale.

Pertanto nel Corso non c’è connessione tra Dio e il mondo come c’è nella visione biblica o New Age di Dio in quanto creatore e sostenitore dell’universo fisico. A noi sembra certamente che ci sia un mondo con miliardi di forme di vita e di generi di cose non viventi, e così Gesù si rivolge a noi come a menti che credono in ciò che è essenzialmente illusorio.
A quel livello di esposizione, parla dell’origine del mondo come di un pensiero nelle nostre menti: il pensiero di avere un’esistenza separata dalla totalità e dall'interezza. Gesù fa riferimento a questo come alla “minuscola, folle idea della quale il Figlio di Dio non si è ricordato di ridere” (T.27.VIII.6:2).

Siccome la folle idea è stata presa seriamente, il mondo, poi, ha avuto origine come attacco a Dio (L.pII.3.2:1).

La cosa importante, tuttavia, è che non è niente più che un’idea che non lascia mai la mente che l’ha pensata, nonostante le apparenze e le nostre esperienze di essere vincolati da leggi fisiche (vedi Lezione 76 “Non sono soggetto ad altre leggi all’infuori di quelle di Dio” [L.pI.76]).

La pratica di Un corso in miracoli, quindi, si centra sul nostro apprendimento in merito a come interagire su base giornaliera in modo da non negare le nostre esperienze, ma da usarle come mezzi per ripristinare le nostre menti alla percezione sana e poi al loro originale, immutato stato di unità all’interno dell’Essere di Dio. Questo riflette il principio che il mondo è “il testimone del tuo stato mentale, l’immagine esterna di una condizione interna” (T.21.in.1:5).


Quindi, L'intero universo fisico è un'illusione, non solo le nostre interpretazioni. Questo è l'assoluto non - dualismo della metafisica del Corso.
Il Corso è chiaro che ciò che è reale è immutabile, senza limite, senza forma, perfetto, ed eterno. Pertanto qualsiasi cosa che cambi, che sia limitata, che abbia forma, che non sia perfetta, e sia temporale non può essere reale. Alcuni passaggi da prendere in considerazione sono i seguenti, sebbene ce ne siano molti, molti altri che parlano del non dualismo:

1) Lezione 132: “Non c’è alcun mondo! Questo è il pensiero centrale che il corso tenta di insegnare” (W.pI.132.6:2,3; ed altre parti della lezione)

2) “Vera percezione – Conoscenza”: In questa sezione nella chiarificazione dei termini, Gesù utilizza la frase "il mondo che vedi", ma ciò che segue rende abbastanza chiaro che fa riferimento non alle nostre interpretazioni, ma all'intero mondo fisico che i nostri occhi vedono. “Il mondo che vedi non è che l'illusione di un mondo. Dio non lo ha creato, poiché ciò che Egli crea deve essere eterno come Lui Stesso. Ma nel mondo che vedi non c'è nulla che durerà per sempre. Alcune cose dureranno nel tempo un po' più a lungo di altre. Ma verrà il momento in cui tutte le cose visibili avranno una fine.” (C.4.1).

3) “Il perdono e la fine del tempo” (T.29.VI). Quest'intera sezione descrive come irreale qualsiasi cosa relativa al tempo e al cambiamento.

4) “Il tempo e lo spazio sono una sola illusione” (T.26.VIII.1:3).


Speriamo che questa scelta di riferimenti contribuisca a chiarire la confusione e renda un po' più facile la lettura di Un Corso in Miracoli..

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