Che cosa significa "dare Amore"?

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Giulia Cataudella
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Che cosa significa "dare Amore"?

Messaggio da Giulia Cataudella » 4 ottobre 2021, 9:44

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D: Che cosa significa dare Amore?

R: Per rispondere alla tua domanda dobbiamo prima comprendere che l’amore di cui parliamo nel mondo è ciò che Un Corso in Miracoli chiama "amore speciale". Questo "amore" è il "sostituto scialbo" (T.16.IV.8:4) dell’ego per l’Amore di Dio, che è stato negato quando la mente ha scelto la separazione. A differenza dell’Amore del Padre, esso è limitato a certe persone, cambia ed è pieno di aspettative basate su contrattazioni reciproche costruite per soddisfare bisogni individuali. L’Amore speciale è l’ingrediente chiave della "… relazione speciale [che] è la rinuncia all’Amore di Dio, e il tentativo di assicurare per il sé la condizione speciale che Egli ha negato" (T.16.V.4:2).

“La relazione speciale d’amore è un tentativo di limitare gli effetti distruttivi dell’odio trovando un rifugio nella tempesta della colpa. Non fa alcun tentativo di elevarsi al di sopra della tempesta, dove c’è la luce del sole. Al contrario, evidenzia il fatto che la colpa è fuori dal rifugio e tenta di costruire barricate contro di essa e di ripararvisi dietro.
La relazione speciale d’amore non è percepita come un valore in sé, ma come un luogo dove ci si sente al sicuro dal quale l’odio è tagliato fuori e tenuto separato. Il compagno di amore speciale è accettabile solo finché serve a questo scopo. L’odio può entrare, e di fatto è benvenuto in alcuni aspetti della relazione, ma questa è tenuta insieme ancora dall’illusione dell’amore. Se l’illusione svanisce, la relazione si rompe o diventa insoddisfacente a causa della disillusione.”
(T.16.IV.3)

Avere chiara la natura dell’amore speciale è importante perché ci è molto familiare e pertanto viene facilmente confuso con l’amore di cui Gesù parla nel Corso. Questa versione dell’ego dell’amore è differente dall’Amore di Dio quanto la verità lo è dall’illusione. Con la scelta di essere separati e speciali abbiamo dimenticato l’Amore. Questa è la triste e dolorosa condizione di chi è separato.

“L’amore non è un’illusione. È un fatto. Dove è possibile la disillusione, non c’era amore ma odio. Perché l’odio è un’illusione, e ciò che può cambiare non è mai stato amore. È sicuro che coloro che scelgono certuni compagni in qualche aspetto della loro vita, e li usano per uno scopo che non condividerebbero con altri, stanno cercando di vivere con la colpa invece che morire per causa sua. Questa è la scelta che vedono. E l’amore, per loro, è solo una fuga dalla morte.
Lo cercano disperatamente, ma non nella pace nella quale verrebbe loro con felicità e calma. E quando scoprono che la paura della morte è ancora in loro, la relazione d’amore perde l’illusione di essere ciò che non è. Quando le barricate contro di essa cedono, la paura irrompe e l’odio trionfa.
Non ci sono tronfi nell’amore. Solo l’odio si preoccupa del “tronfio dell’amore”. L’illusione dell’amore può trionfare sull’illusione dell’odio, ma sempre al prezzo di renderle entrambe illusioni.
Finché dura l’illusione dell’odio, l’amore sarà un’illusione per te. E quindi l’unica scelta che rimarrà possibile sarà quale illusione preferisci.”
(T.16.IV.4 ; 5:1_5)

Tuttavia, la nostra speranza, assieme alla risposta più diretta alla tua domanda, la si può trovare nelle confortanti parole di Gesù nel testo: "L’amore non è speciale. Se dai amore solo a una parte della Figliolanza, stai imponendo la colpa su tutte le tue relazioni e le stai rendendo irreali. Puoi amare soltanto come ama Dio. Non cercare di amare diversamente da Lui, perché non c’è amore separato dal Suo. Finché non riconoscerai che ciò è vero non avrai idea di cosa sia l’amore" (T.13.X.11:2,3,4,5,6). Questo passaggio può non sembrare di conforto a prima vista, ma ci dice molte cose significative: l’amore speciale non è amore, noi non sappiamo cosa sia l’amore ed è possibile amare "come ama Dio". Qui troviamo anche le istruzioni che ci servono per spostarci dall’amore speciale all’Amore di Dio: dobbiamo accettare che non sappiamo cosa sia l’amore e dobbiamo riconoscere che non c’è altro Amore che quello di Dio.

Queste verità sembrano abbastanza semplici. Tuttavia, siamo fermamente convinti di sapere effettivamente cosa sia l’amore e siamo profondamente attaccati al sostituito dell’amore dell’ego. Queste sono difese molto efficaci per la nostra decisione di identificarci con il corpo. E, nella misura in cui ci identifichiamo con il nostro corpo, ci ritiriamo dall’Amore negandolo così a noi stessi e agli altri. Il corpo non ama; in effetti non fa nulla: "[Il corpo] non fa nulla… non è niente" (T.19.IV.C.5:3,5). Se desideriamo Amore, allora, dovremmo focalizzarci sul processo di disfacimento della nostra credenza nell’identità dell’ego/del corpo. Questo si acquisisce tramite il perdono, che potremmo definire come il modo in cui amiamo nel sogno. Il Corso non ci chiede di dare amore, in quanto il farlo implica che qualcuno che lo ha lo dà a qualcuno che non ne ha. Il Corso, piuttosto, insegna che il processo di perdono porta alla eliminazione dei "blocchi alla consapevolezza della presenza dell’amore"(T.in.1:7), e poi: "L’amore si estende all’esterno semplicemente perché non può essere contenuto" (T.7.I.3:4).

In altre parole, quando gli ostacoli della colpa e della paura vengono eliminati, il riflesso dell’Amore di Dio che rimane nella nostra mente è libero di estendersi senza alcuno sforzo da parte nostra. L’unica partecipazione attiva che ci viene richiesta è quella di applicarci diligentemente nella pratica del perdono nelle nostre relazioni. Questo è ciò che trasforma l’amore speciale di una relazione speciale in una relazione santa e che ci conduce più vicini alla presenza dell’Amore nella nostra mente. In questo processo lo scopo che la mente dà ad una relazione passa dall’obiettivo dell’ego di rendere reali la separazione/i corpi, all’obiettivo dello Spirito Santo di guarire la mente dal pensiero di separazione.

La versione di Un Corso in Miracoli di un famoso passaggio biblico recita "non esiste amore più grande per qualcuno, che perdonare suo fratello per ciò che non ha fatto" (Vedi:T.17.III.1). Questo riflette uno dei più importanti insegnamenti del Corso: cioè che nessuno oltre noi è responsabile per la scelta che abbiamo fatto di essere separati o per la miserevolezza di cui facciamo esperienza quale risultato di tale scelta. Imparare questo ripristina nella nostra consapevolezza il potere nella nostra mente, così che saremo liberi di fare la scelta in favore dell’amore reale: "Al di là della modesta attrattiva della relazione d’amore speciale, e sempre oscurata da essa, c’è la potente attrattiva del Padre per Suo Figlio. Non c’è altro amore che ti possa soddisfare, perché non c’è altro amore. Questo è l’unico amore che viene pienamente dato e pienamente ricambiato" (T.15.VII.1:1,2,3).

“Il Cielo aspetta in silenzio, e le tue creazioni stanno protendendo le loro mani per aiutarti ad attraversare e a dar loro il benvenuto. Perché è loro che cerchi. Non cerchi che il tuo completamento e sono esse che ti rendono completo. La relazione speciale d’amore non è che un sostituto scialbo per ciò che ti renderà intero nella verità e non nell’illusione. La tua relazione con esse è senza colpa, e questo ti mette in grado di guardare tutti i tuoi fratelli con gratitudine, perché le tue creazioni sono state create unitamente a loro. L’accettazione delle tue creazioni è l’accettazione dell’unità della creazione, senza la quale non potrai mai essere completo. Nessuna specialezza può offrirti ciò che Dio ha dato e ciò che ti unisce a Lui nel dare” (T.16.IV.8)

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