Pratica del libro degli esercizi.

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Mario Zanoletti
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Pratica del libro degli esercizi.

Messaggio da Mario Zanoletti » 19 agosto 2021, 19:50

Pratica del libro degli esercizi.

D: Pensate che ci siano alcune "controindicazioni" nel praticare gli esercizi del Libro anno dopo anno in continuazione?
Sapete per esempio, se Bill o Helen avevano un modo specifico per praticare di continuo i 365 esercizi?


R: Possono esserci delle controindicazioni oppure no.

Dipende esclusivamente dallo scopo attribuito al ripetere le lezioni anno dopo anno. Non c'è un modo giusto o sbagliato di praticare gli esercizi del Libro, a parte il fare le lezioni nell'ordine, come Gesù ci indica. Alcune persone trovano utile continuare a ripetere le lezioni, ma non è necessario farle più di una volta. Probabilmente è una buona idea il ritornarci sopra per studiare ciò che insegnano, ma non è necessario fare gli esercizi più di una volta, a meno che non si sia guidati a farlo. Come sappiamo, ogni persona è guidata individualmente.
Sviluppare una dipendenza dalle lezioni è un segnale al quale essere attenti. Per esempio, se ti rendi conto che non puoi iniziare la tua giornata senza fare una lezione, o ti senti vuoto o depresso se non fai la lezione ogni giorno, anno dopo anno, allora sai di aver instaurato una relazione speciale con il Libro degli esercizi. Dovresti esaminare questa cosa perché, più che probabilmente, l'ego si è infiltrato e unito al processo, e potresti perdere l'essenza di quello che è il vero senso delle lezioni.

Un'altra cosa da tenere d'occhio è la necessità di continuare a fare le lezioni fino a quando non si fanno perfettamente. Anche questo verrebbe dal tuo ego. Fare "male" le lezioni e poi perdonarsi per essersene dimenticati, o per essersi addormentati o qualsiasi altra cosa, è molto più in accordo con lo spirito del Libro degli Esercizi e il modo gentile in cui Gesù ci guida. A metà della lezione 95 è spiegato che è molto più utile accostarsi alle lezioni nel modo sopraccitato in quanto così facendo rispecchieremmo la linea di fondo di ciò che stiamo imparando, che è di ricordarsi di non prendere seriamente la "minuscola folle idea". Questo è chiaramente il modo in cui Gesù vorrebbe che noi procedessimo.

L’addestramento comporta in gran parte il mettersi in contatto con la resistenza e la paura di continuare nel processo di disidentificazione dal nostro ego. Una piccola disponibilità è tutto ciò che ci verrà mai richiesto. Tutto ciò che conta è voler pensare a Dio o a Gesù durante il giorno. Il punto non è ricordarsi di dire tutte le frasi esattamente in tempo ogni giorno. Ciò che vorremmo, tuttavia, è il punto (cioè lo scopo), indipendentemente dal fatto di completare con successo tutte le istruzioni come veniamo diretti. Dovremmo mirare al contenuto e non alla forma. Ed il contenuto è l'amore che perdona di Gesù.

Helen e Bill fecero le lezioni insieme una volta; poi le fecero nuovamente con Ken Wapnick, ed infine Helen, Bill e Ken le fecero con Judy Skutch, a richiesta di quest'ultima.


E’ utile continuare a fare tutte le lezioni del Libro degli esercizi?

D: Ho studiato il Corso per più di 10 anni ed ho fatto il libro degli esercizi due volte e mezza. Mi sono reso conto che la prima volta li ho praticamente fatti come un rituale. Forse la seconda volta è stata la migliore, e benché a volte cadessi in una sorta di routine/rituale, la consapevolezza di ciò che Gesù diceva ha fatto veramente centro.
La terza volta è stata molti anni dopo. Sono arrivato a metà e poi ho lasciato. Il motivo per cui ho realmente voluto riprovare le lezioni è perché il testo è più teorico e mi sembrava che ciò che avevo imparato nel corso degli anni attraverso l’applicazione pratica delle lezioni avesse perso un po’ del suo impatto. Forse è normale. Quello che voglio fare è applicare il Corso alla mie esperienze quotidiane e il libro degli esercizi mi era stato molto utile in ciò. Ho letto le Regole per la decisione ed ho cercato di iniziare la mia giornata in questo modo, ricordando poi l’obiettivo del giorno quando sento di aver perso la mia pace. E’ stato stupendo. Mi chiedo, devo ripetere le lezioni oppure devo solo leggerle ed applicarle dove necessario? Che cosa dicono le persone a proposito del fatto di ripetere gli esercizi?


R: Abbiamo risposto ad una parte della tua domanda alla domanda precedente — cioè se gli esercizi devono essere ripetuti.
Come dici alla fine, quello che stai provando è piuttosto normale. E dal momento che mettendo in pratica il materiale che si trova nelle Regole per decidere stai avendo buoni risultati, ha senso che continui solo con questo. Vuoi solo essere certo che non ti sei fatto prendere nella trappola dell’ego pensando che devi applicare il Corso perfettamente, 24 ore al giorno, altrimenti non sei uno studente bravo e devoto.
Se senti qualunque forma di pressione o di giudizio puoi essere certo che non viene da Gesù, e sei tu che stai cercando di dirigere il tuo processo.
Tutti proviamo resistenza o non avremmo affatto bisogno del Corso.

Guardare più da vicino la tua resistenza potrebbe aiutarti a metterti maggiormente in contatto con la paura che inevitabilmente è presente nella tua mente.
Una parte di noi riconosce le implicazioni dell’imparare veramente e del attuare pienamente quello che il Corso insegna.
Un’altra parte sa che abbiamo sbagliato su tutto e che tutto di noi cambierà, e questo fa molta, molta paura. Una parte di noi vuole andare avanti, un’altra parte è terrorizzata a continuare.

Quando avrai riconosciuto il collegamento che c’è tra la tua paura e il dimenticare di applicare il Corso, il passo successivo sarà perdonarti.

La paura non è un peccato. Come puoi leggere dalla nostra risposta alla precedente domanda qui sopra, le lezioni sono meglio praticate se vengono fatte “male”, e poi ci si perdona, piuttosto che facendone un rituale e dando più importanza alla forma che al contenuto.
Il fatto che tu voglia applicare il Corso alle tue esperienze di tutti i giorni è il contenuto, e questo è sufficiente.

La forma che ciò prende non è il punto.
Puoi quindi essere grato per aver fatto la scelta di disfare la tua credenza nel sistema di pensiero dell’ego, fiducioso nel fatto che man mano che la tua paura diminuisce, sperimenterai nuovi cambiamenti nel tuo modo di pensare e nelle tue relazioni.
Cerca solo di non valutare il tuo progresso o di non cercare troppo forzatamente dei risultati, come li chiami tu.


• Se faccio nuovamente le lezioni del Libro degli esercizi, questo darà voce all’ego?


•D: Mi è stato detto da un amico, che ha completato Un Corso in Miracoli, che “non dovremmo” fare più di una volta le lezioni del libro degli esercizi, in quanto questo darebbe voce/spazio al nostro ego. Mi piacerebbe ripetere le lezioni del libro degli esercizi, il testo e il manuale per gli insegnanti per il resto di questa illusione di vita qui sulla terra. Per favore datemi un consiglio.


•R: Se da una parte non c’è necessità di fare più di una volta le lezioni del libro degli esercizi, dall’altra non c’è nulla di sbagliato nel farle più di una volta se ti senti guidato in questo senso. E sicuramente può essere di gran valore rileggerle più di una volta.
L’unica rigida indicazione che il Corso offre nell’utilizzare il suo materiale è di non fare più di una lezione del libro degli esercizi al giorno, quando si mettono in pratica tali lezioni per la prima volta (L.pI.in.2:6).

Come per tutte le cose, non è essenziale la forma di ciò che si sta facendo, bensì lo scopo per cui lo si sta facendo --
“Qual è il suo scopo?” (T.17.VI.2:1,2). Il divieto del tuo amico potrebbe derivare da una preoccupazione fraintesa, ma nonostante ciò legittima, che ripetere le lezioni del libro degli esercizi rappresenti un tentativo di farle fino a che “si riesca a farle nella maniera giusta” e questo significherebbe cadere nella trappola dell’ego di concentrarsi sulla forma piuttosto che sul contenuto (T.14.X.7:3,4,5; 8:1,2,3).

Precedenti insegnamenti religiosi potrebbero aver spronato a ripetere le preghiere fino a che l’offerta non venisse purificata e fosse gradita a Dio, ma questo non è l’obiettivo delle lezioni del libro degli esercizi. Il loro scopo è duplice: aiutarci a renderci conto che abbiamo una mente corretta e una mente sbagliata e imparare a desiderare e pertanto a scegliere, sempre più spesso, la mente corretta al posto della mente sbagliata, perdonandoci allo stesso tempo quando non lo facciamo.

Un altro modo, utile da riconoscere, in cui l’ego potrebbe cercare di unirsi a noi mentre usiamo le lezioni del libro degli esercizi è dato da qualsiasi tentativo di trasformare in un rituale la loro messa in pratica – una forma ricorrente con cui si cerca di ottenere conforto e sollievo.
Come osserva Gesù nel libro degli esercizi: “Non è nostra intenzione fare dei rituali, poiché essi vanificherebbero il nostro obiettivo” (L.rIII.in.2:4).

Questa è di fatto una tendenza basata sull’ego che può essere osservata nella maggior parte delle organizzazioni religiose formali – il trasformare una forma, che era solo intesa a simboleggiare un’aspirazione esistente, in un rituale “sacro” o “santo” di per sé, credendo che possa essere intriso del contenuto che intendeva solo puntualizzare.
Se da una parte non è un peccato trasformare le lezioni del libro degli esercizi in un rituale di conforto, il farlo le abbassa effettivamente ad un livello di magia e questo non è certo il loro scopo.
Di fatto questo è il motivo per cui le ultime lezioni hanno sempre meno struttura, così da dirigerci in modo tale da rivolgerci sempre di più al nostro Insegnante Interiore come guida.
Questo è il loro scopo ultimo, pertanto un affidarsi continuo alle lezioni in sé e per sé può diventare un auto inganno.

Il Corso, per la maggior parte di noi, sarà probabilmente un processo che ci accompagnerà per il resto della nostra vita, quindi prendi con cautela i consigli di chiunque affermi di averlo completato.

Perché fintanto che crederemo che la nostra vita sia qui in questo mondo, nel corpo che crediamo essere la nostra identità, lo studio regolare delle sue parole, se il Corso è il nostro cammino, continuerà ad essere di valore.

Però, piuttosto che impegnarci semplicemente in una regolare lettura del testo per tutta la vita e nella pratica ripetuta delle sue 365 lezioni, un impegno più profondo sarebbe quello di praticare per tutta la vita i suoi principi nel nostro vivere quotidiano, come riflesso nel processo di perdono.

L’argomento riguardante il come fare le lezioni del libro degli esercizi e se ripeterle è stato affrontato anche con le Domande precedenti sopra riportate.

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