SIGNIFICATO SANTO

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Miriam
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SIGNIFICATO SANTO

Messaggio da Miriam » 20 aprile 2021, 10:50

Buongiorno,
sono all'esercizio dove la frase dice alla fine "IO SONO MOLTO SANTO" , ho cercato l'etimologia della parola SANTO e dice:
"Santo si ricollega a sanctus, participio passato del verbo latino sancire, nelle accezioni di separare, riservare, dedicare... (a Dio). Si noti che ritroviamo la stessa radice sanc- o sac- in sacer = sacro, riservato a Dio. Pertanto, santo è chi o ciò che "sta a parte" in una condizione di inviolabilità, in forza della sanzione che lo rende, appunto, sacro, separato dal mondo."
Nel significato trovo la parola separazione, separato dal mondo, mi piacerebbe capire cosa si intende per mondo e di quale sanzione si parla, un accordo con "Dio"? Ma separare, accordare, riservare mi fanno pensare all'Ego o tutto questo riguarda l'inattaccabilità dai giochi del mondo?

Grazie

Miriam

Mario Zanoletti
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Re: SIGNIFICATO SANTO SECONDO DIZIONARIO

Messaggio da Mario Zanoletti » 27 aprile 2021, 19:47

Ciao Miriam.

Per l'etimologia la parola ha un significato che percorre il tempo dell'uomo nella sua visione di Dio e di sé stesso.
Visto che la "percezione" dell'uomo, per lo più, si basa sulle convinzioni dell'ego (dato che chi ha incontrato Dio -Conoscenza - non ne può parlare perché impossibile spiegare con la parola) il quale pretende di collocare Dio e l'"io" nella "specialezza". L'ego sottolinea sempre la SEPARAZIONE, ma il Corso (Gesù, che sa più dell'ego) insegna altro e cioè:

Un Corso in Miracoli non ci è d’aiuto se non può essere vissuto e dimostrato, che è il significato del vero insegnamento (M-in 2). Ripetutamente Gesù ci chiede di fare soltanto questo. Per esempio, ci dice nel testo:
Non insegnare che sono morto invano. Insegna piuttosto che non sono morto, dimostrando che vivo in te (T-11.VI.7:3-4).
E nella chiarificazione dei termini si spinge ancora oltre chiedendoci, in terza persona, di diventare
come lui: Tu sei la Sua [dello Spirito Santo] manifestazione in questo mondo. Tuo fratello [Gesù] ti invoca perché tu sia la Sua Voce assieme a lui (C-6.5:1-2).

Così dimostriamo agli altri l’amore che Gesù rappresenta per noi. Quest’amore è l’immagine riflessa della santità di Cristo, il Figlio unigenito di Dio. Poiché Cristo si può descrivere come perfetta Interezza e Unità, tutti devono essere inclusi in questa immagine – amici e nemici, santi e
peccatori. Esplorare come diventiamo questo riflesso e cosa significa dimostrarlo è il tema di questi nostri incontri amichevoli.

Ci viene detto di essere un riflesso della santità, non soltanto a causa del suo ovvio effetto di guarigione sugli altri – ricordando loro che possono scegliere la stessa mente corretta che noi abbiamo scelto – ma perché questa è la maniera in cui veniamo guariti noi.
Tuttavia non sempre sembra che abbiamo bisogno di guarigione perché le nostre esperienze interiori di Dio, Gesù, luce ecc. possono essere così impellenti da eclissare qualsiasi pensiero di bisogno del lavoro quotidiano di perdono che è la condizione sine qua non per disfare l’ego. Però è nelle nostre esperienze giornaliere – essere nelle trincee dell’ego, per così dire – che si trova il nucleo essenziale della pratica del Corso. Le nostre sofferenze e dolori “ordinari” diventano così altrettanto importanti come le “più elevate” esperienze d’amore, perché esse sono il mezzo con il quale possiamo disfare i nostri pensieri dell’ego, profondamente sepolti o repressi, di peccato e colpa, paura e odio, che costituiscono la somma e la sostanza delle nostre difficoltà: i nemici segreti che non possiamo individuare perché la loro identità rimane un segreto, nascosto dal potere della repressione.
La proiezione fa la percezione (T-21.in:1:1) – dapprima guardiamo dentro e scegliamo l’amore o la paura, il perdono o l’odio. La scelta è semplice, ma da quella semplice scelta sbagliata in favore dell’ego sorge un mondo di combinazioni quasi infinite di problemi e soluzioni. Ma esse rimangono
la stessa illusione, poiché c’è solo un errore.
Come dice Gesù nel testo:
Tu, che credi che Dio sia paura, non hai fatto che una sostituzione.
Essa ha assunto molte forme, poiché si è trattato della sostituzione della verità con l’illusione, dell’interezza con la
frammentazione. E’ diventata così frantumata e suddivisa, e ridivisa nuovamente ed in continuazione,
che adesso è quasi impossibile percepire che una volta era una, e che è tuttora ciò che era.
Quell’unico errore, che ha portato la verità all’illusione, l’infinità al tempo e la vita alla morte, è stato tutto ciò che tu abbia mai fatto.
Tutto il tuo mondo poggia su di esso.
Ogni cosa che vedi lo riflette, ed ogni relazione speciale che tu abbia mai fatto è parte di esso
(T-18.I.4;).

Questa pratica di perdono, a questo punto soddisfa la nostra funzione speciale (T-25.VI), che condividiamo con tutti coloro che incontriamo o a cui persino pensiamo. “Il Riflesso della Santità” nel capitolo 14 del testo offre una chiara esposizione di questa funzione di soddisfare i bisogni di
“tutti coloro che vagano nel mondo incerti, soli e in costante paura” (T-31.VIII.7:1), offrendo loro la santità che è la giusta eredità del Figlio di Dio.
Ecco due spunti per comprendere cosa significa "donare santità")

Pulire lo Specchio
In questo mondo puoi diventare uno specchio immacolato in cui la Santità del tuo
Creatore risplende da te a tutto ciò che hai intorno a te...
Non hai bisogno che di lasciare lo specchio pulito e libero da tutte le immagini di oscurità nascosta che ci hai disegnato sopra…
Devi solo pulire lo specchio e non ci sarà nessuno che non comprenderà il messaggio che risplende da quello che lo specchio offre perché tutti possano vederlo (T-14.IX.5:1,5;6:5;).

La Luce di Guarigione
Se tu potessi renderti conto anche per un solo istante del potere di guarigione che il riflesso
di Dio, risplendente in te, è in grado di portare a tutto il mondo, non riusciresti a trattenerti
dal pulire lo specchio della tua mente per ricevere l’immagine della santità che guarisce il
mondo…Tutti portano i loro diversi problemi alla sua luce di guarigione e tutti i loro problemi
non vi trovano altro che guarigione (T-14.IX.7:1,4;).

Non c’è che un granello di polvere nella nostra mente (la decisione in favore della colpa), e così non c’è che un problema con cui ci troviamo a confronto nel mondo (la proiezione della nostra colpa).
Le forme in cui appare il problema sono irrilevanti, così come lo sono i diversi film che contengono la proiettata “macchia di oscurità” (T31.VIII.12:5) sullo schermo. Questo è il motivo per cui tutte le relazioni sono “incontri santi,” ed una non è meno grande o più piccola di un'altra – la salvezza è totale, o non lo è affatto. Così Gesù ci dice:

Quando incontri qualcuno, ricorda che è un incontro santo. Come vedrai lui, così vedrai te
stesso…Non dimenticarlo mai, poiché in lui troverai o perderai te stesso.
Ogniqualvolta due Figli di Dio si incontrano, viene data loro un’altra opportunità di salvezza.
Non lasciare nessuno senza dargli salvezza e riceverla tu stesso (T-8.III.4:1-2,5-7).

Coloro che hanno imparato a offrire soltanto guarigione, grazie al riflesso della santità
in loro, sono pronti alfine per il Cielo. Là la santità non è un riflesso, ma piuttosto la vera e
propria condizione di quello che qui non era altro che riflesso. Dio non è un’immagine e le
Sue creazioni, in quanto parte di Lui, Lo conservano in sé in verità.
Esse non riflettono semplicemente la verità, poiché sono la verità (T-14.IX.8:4-7;)

leggiamo il bellissimo brano tratto da Il Canto della Preghiera che descrive l’essenza della guarigione:
In quanto testimone del perdono, aiuto alla preghiera ed effetto della misericordia
insegnata veramente, la guarigione è benedizione.
E il mondo risponde con un coro in
crescendo tramite la voce della preghiera.
E il perdono fa splendere la sua misericordiosa indulgenza su ogni filo d’erba e ala d’uccello e
su tutte le cose viventi sulla terra. La paura non trova rifugio qui, perché l’amore è giunto in tutta la sua santa unità.
Il tempo rimane solo per permettere all’ultimo abbraccio della preghiera di restare sulla terra un istante, mentre il
mondo svanisce nella luce.
Questo istante è l’obiettivo di tutti i veri guaritori, ai quali Cristo ha insegnato a vedere a Sua somiglianza e a insegnare come Lui (CdP-3.IV.2).

Mario

fortimaira@gmail.com
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Re: SIGNIFICATO SANTO

Messaggio da fortimaira@gmail.com » 28 aprile 2021, 15:07

Grazie, parole come acqua fresca che scorre.

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