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Vannia Begnini
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Messaggio da Vannia Begnini » 13 marzo 2021, 8:06

Buongiorno, dove posso trovare nel Corso informazioni relative all’argomento vittima carnefice salvatore ?
Grazie

Mario Zanoletti
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VITTIMA CARNEFICE

Messaggio da Mario Zanoletti » 18 marzo 2021, 20:45

Ciao Vannia.
In realtà tutto il corso fa accenno al fatto che viviamo quotidianamente la part6e di vittima e di carnefice e poi salvatore.
puoi trovare interessante la lettura della parte "INTRODUZIONE A UN CORSO IN MIRACOLI di Kenneth Wapnik.
dove puoi leggere la sezione "NEGAZIONE E PROIEZIONE" poi "IL CICLO DI ATTACCO E DIFESA" seguito da "RELAZIONI SPECIALI".

Qui puoi trovare nel testo alcuni spunti
(T.19.IV.A.i).

”Mi accuserei forse per questo?” (L.pI.134)
In “Le promesse segrete”, nel capitolo 28, Gesù parla dell’accordo che abbiamo preso reciprocamente per assicurarci le nostre identità di individui separati.

“di essere da lui ferito e di attaccarlo a tua volta … [La malattia] È l'effetto evidente di ciò che è stato fatto in segreto, in accordo col desiderio segreto di un altro di essere separato da te, così come tu vuoi essere separato da lui” (T.28.VI.4:7; 5:2).
“tutte le difese fanno ciò da cui vorrebbero difendere” (T.17.IV.7:1).

“Il concetto del sé contrapposto al Sé”, quasi alla fine del testo. Nel parlare del volto dell’innocenza, Gesù osserva: “Questo aspetto non attacca mai per primo. Ma ogni giorno centinaia di piccole cose fanno piccoli attacchi alla sua innocenza, provocandola fino all'irritazione e, alla fine, all'insulto aperto e all'abuso. Il volto dell'innocenza che il concetto del sé mostra così orgogliosamente, può tollerare l'attacco per autodifesa, perché non è forse un fatto ben noto che il mondo tratta duramente gli innocenti indifesi?” (T.31.V.3:3; 4:1).

Gesù parla di questa decisione congiunta, specificatamente nel contesto del nostro accordo di essere reciprocamente feriti, come “la promessa segreta che hai fatto con ogni fratello che cammina separato… Inespressa e inudita, nella coscienza… è la promessa fatta a un altro di essere da lui ferito e di attaccarlo a tua volta… così che [il corpo] provi dolore. È l'effetto evidente di ciò che è stato fatto in segreto, in accordo col desiderio segreto di un'altro di essere separato da te, così come tu vuoi essere separato da lui. A meno che entrambi siate d'accordo che questo è il vostro desiderio, non può avere alcun effetto (T.28.VI.4:3,6,7; 5:1,2,3).

Semplicemente riconosciamo la nostra propensione ad attribuire agli altri motivazioni dell’ego basate sulle nostre interpretazioni dei nostri bisogni egoici. Il tuo scopo può essere quello di manipolarmi in qualsiasi data situazione, oppure no, ma io ascriverò intenzioni egoiche alle tue azioni e agirò come se la mia interpretazione fosse valida. Gesù chiarisce molto il fatto che questo tipo di analisi è un azzardo per la pace della nostra mente (T.12.I.1,2). E ci ricorda anche gentilmente l’inaffidabilità delle nostre osservazioni degli altri: “Ricorda quante volte hai pensato di sapere tutti i “fatti” di cui avevi bisogno per giudicare, e quanto ti sbagliavi! C'è qualcuno che non abbia avuto questa esperienza? Vuoi sapere quante volte hai semplicemente pensato di aver ragione, senza neppure renderti conto che ti sbagliavi?” (M.10.4:1,2,3).

continuiamo a fare “un ego per chiunque altro” come modo di vedere la colpa del sistema di pensiero dell’ego al di fuori di noi piuttosto che accettare la responsabilità della sua esistenza nella nostra mente. Così lo scopo di Gesù è quello di portarci a riconoscere non solo quale barriera alla nostra felicità siano le nostre proiezioni, ma “Non hai idea dell’enorme liberazione e della profonda pace che deriva dall’incontrare te stesso e i tuoi fratelli completamente senza giudizio” (T.3.VI.3:1).

Un'attenta lettura ti porterà alla perfetta comprensione dei meccanismi psicologici dell'ego per mantenere sempre il ruolo di VITTIMA-CARNEFICE-SALVATORE.

Quando ad esempio un individuo "subisce" un abuso come vedere tale questione? Come si comporta? Come lavora l'ego?
Puoi voler dire di aver assunto il ruolo del carnefice più avanti nella vita, nelle tue relazioni da adulto. Ma puoi anche voler dire che hai reinterpretato le tue esperienze infantili di vittima ed hai scelto di vedere che tu stesso avevi una qualche responsabilità, persino il controllo, in quelle situazioni, cosi che in un certo senso hai perseguitato i tuoi abusatori (ad esempio con una gravidanza non desiderata, una nascita difficile, malattie infantili croniche). O forse intendevi ancora un altro significato. Ma indipendentemente dal significato specifico, la risposta è fondamentalmente la stessa.
Quando ci vediamo agire come il carnefice, ad un qualche livello abbiamo sempre la sensazione che i nostri attacchi siano giustificati in quanto sono una difesa contro ciò di cui siamo stati vittime nei momenti in cui siamo stati più indifesi, meno potenti. Il nostro desiderio è di prendere potere per proteggerci da quelle forze esterne a noi, cosicché ciò che ci è acceduto in passato non possa ricapitare, anche a rischio di vedere il peccato e la colpa anche in noi. Ma sempre, almeno a livello inconscio, stiamo continuando ad identificarci con il ruolo della vittima, poiché, come dice Un corso in miracoli, “tutte le difese fanno ciò da cui vorrebbero difendere” (T.17.IV.7:1). Sia che ci stiamo arrogando il potere nel momento presente o che stiamo reinterpretando il passato per reclamare quel potere in retrospettiva, è lo stesso – il nostro obiettivo è quello di difenderci dal sentirci vulnerabili e a rischio. Ma non mettiamo mai in dubbio l’assunto che siamo vulnerabili e a rischio, che può solo venire da un caso di errata identità –vedendo noi stessi come questo limitato sé fisico.

Questa dinamica viene descritta nella sezione “Il concetto del sé contrapposto al Sé”, quasi alla fine del testo.
Nel parlare del volto dell’innocenza, Gesù osserva: “Questo aspetto non attacca mai per primo. Ma ogni giorno centinaia di piccole cose fanno piccoli attacchi alla sua innocenza, provocandola fino all'irritazione e, alla fine, all'insulto aperto e all'abuso. Il volto dell'innocenza che il concetto del sé mostra così orgogliosamente, può tollerare l'attacco per autodifesa, perché non è forse un fatto ben noto che il mondo tratta duramente gli innocenti indifesi?” (T.31.V.3:3; 4:1).

Gesù parla di questa decisione congiunta, specificatamente nel contesto del nostro accordo di essere reciprocamente feriti, come “la promessa segreta che hai fatto con ogni fratello che cammina separato… Inespressa e inudita, nella coscienza… è la promessa fatta a un altro di essere da lui ferito e di attaccarlo a tua volta… così che [il corpo] provi dolore. È l'effetto evidente di ciò che è stato fatto in segreto, in accordo col desiderio segreto di un altro di essere separato da te, così come tu vuoi essere separato da lui. A meno che entrambi siate d'accordo che questo è il vostro desiderio, non può avere alcun effetto (T.28.VI.4:3,6,7; 5:1,2,3).

Vannia Begnini
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Re: Triangolo

Messaggio da Vannia Begnini » 19 marzo 2021, 9:20

Grazie

Vannia Begnini
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Re: Triangolo

Messaggio da Vannia Begnini » 19 marzo 2021, 10:41

Al Grazie ho piacere di aggiungere che sto leggendo e rileggendo ed ascoltando anche la registrazione vocale dell’introduzione. Sento molta Gratitudine per l’opportunità di Conoscenza e Crescita che ricevo da tutti voi. Essere parte di questo gruppo, avervi incontrato, pur non facendo parte della scuola, è per me un Dono. Grazie del Lavoro che offrite.

Mario Zanoletti
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Re: Triangolo

Messaggio da Mario Zanoletti » 20 marzo 2021, 18:01

Le "grazie" le possono fare coloro che vivono nella Grazia....per ora ci stiamo organizzando. Qualora tu passassi per Salò sul lungolago e vedessi un tipo che cammina sulle acque....bene è ora di chiedere "grazie" a Lui.....
Che la Vita ti porti tutto ciò di cui hai bisogno

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