STEP 23 - 24

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Mario Zanoletti
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STEP 23 - 24

Messaggio da Mario Zanoletti » 5 febbraio 2021, 20:57

STP-23-
Concludiamo la nostra breve indagine sul concetto di esperienza con alcune frasi che mettono in evidenza l’aspetto pratico del corso:
Hai certamente iniziato a renderti conto che questo è un corso molto pratico,
ed un corso che sta a significare esattamente ciò che dice.
(T.8.IX.8:1)

Puoi lamentarti del fatto che questo corso non sia sufficientemente specifico perché tu possa comprenderlo e usarlo.
Tuttavia forse non hai fatto ciò che esso specificatamente richiede.
Questo non è un corso per giocare con dei concetti, ma per la loro applicazione pratica
(T.11.VIII.5:1-3)

Non ci interessano traguardi intellettuali o giochi logici
(L.pI.39.1:3)

Questo corso è sempre pratico
(M.16.4:1)

…è la praticità la cosa che sta più a cuore a questo corso
(M.29.5:7)
Ancora una volta, la base teorica fornita dal testo non è lo scopo del corso in miracoli, ma costituisce solo la “struttura necessaria per rendere significativi gli esercizi” (L.pI.In.1:1)

Rileggiamo ora la frase in cui per la prima volta, dopo l’introduzione, il corso si autodefinisce:
Questo è un corso di addestramento della mente.
Ogni apprendimento implica attenzione e studio a qualche livello.
(T.1.VII.4:1-2)
E finalmente non dovremmo più avere dei dubbi: la cosa pratica che il corso ci invita a fare è addestrare la nostra mente.
Non viene richiesto nulla più di questo
(L.pI.In.9:5)

…Ma la mente non sarà mai quieta; perché si è ridotta a uno strumento meccanico; imprigionata in uno schema che continua a ripetersi, è diventata insensibile, si è intorpidita. Ma voi non vi accorgete di tutto questo. Volete qualcosa, un’iniziazione!
Oh, è così puerile!
Se voi ascoltate con calma, senza preoccuparvi di dire a chi vi parla che ha ragione o torto, senza dire a voi stessi: «Ormai mi sono impegnato, ho promesso di non smettere; io sono questo o quell’altro»; se ascoltate quello che viene detto senza opporre resistenza, allora comincerete a scoprire voi stessi.
E la vostra mente, in questo movimento di scoperta, diverrà quieta.

Così noi, che siamo persone come tutte le altre, con tutti i nostri tormenti e le nostre difficoltà, possiamo metterci quieti ad ascoltare il rumore dei nostri pensieri?
Possiamo starcene a sedere o in piedi, o andare a fare una tranquilla passeggiata, senza bisogno che qualcuno ci suggerisca di farlo, senza aspettarci una ricompensa, senza desiderare di avere chissà quali straordinarie esperienze ultrasensoriali?

Solo quando si comincia dal livello più semplice e razionale si può andare molto lontano”

STEP-24-
Vorrei proporvi un piccolo riassunto degli argomenti che ho trattato in questa rubrica fin dall’inizio.

Dunque…
…in omaggio ad una frase del testo (T.17.VI.2:3) ci siamo concentrati sull’obiettivo del corso, la pace. Abbiamo visto che la pace è un’esperienza interiore indipendente dalle condizioni esterne della nostra vita. E abbiamo visto che per raggiungerla dobbiamo imparare ad usare la nostra mente in modo diverso, perché la pace è un’esperienza totalmente nuova (M.20.2:2-5), un’esperienza miracolosa (T.2.VII.1:9-10).

Un corso in miracoli è dunque “ un programma organizzato, ben strutturato e attentamente pianificato…” (T.12.II.10:1) volto ad addestrare praticamente la nostra mente affinché giunga gradualmente all’esperienza -dapprima intermittente e da ultimo definitiva- di questa miracolosa pace interiore, che riflette la pura essenza non dualistica dell’Amore di Dio.

Chiunque cerchi di raggiungere la verità non può fallire” (L.pI.131)

Che meraviglioso messaggio di speranza!
Lasciamoci dunque avvolgere dalle sue ali miracolose!

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