18° STEP

Moderatori: Silvia Bondioli, Giulia Cataudella

Rispondi
Mario Zanoletti
Messaggi: 274
Iscritto il: 18 ottobre 2020, 20:45
Contatta:

18° STEP

Messaggio da Mario Zanoletti » 8 gennaio 2021, 18:54

Continuiamo, passo dopo passo, le nostre riflessioni che possono aiutarci nella lettura del Corso.
Ovviamente rimaniamo SEMPRE a disposizione per domande di qualsiasi genere. Sì...di qualsiasi genere perché ogni domanda nasce dalle esperienze di vita e la vita è una perla preziosa che ci è stata donata. Quindi ogni domanda è preziosa.


Step 18
Tu non sei abituato al modo di pensare della mente disposta ai miracoli,
ma puoi essere addestrato a pensare in questa maniera.
Tutti coloro che operano miracoli hanno bisogno di questo tipo di addestramento
(T.2.VII.9:10) (nel percorso che proseguirà faremo riferimento ai "sogni lucidi")
Ci stiamo concentrando sul tema dell’addestramento della mente, e su alcuni degli errori che gli studenti del Corso tendono a fare a questo proposito.
Perché il Corso insiste tanto sul fatto che il programma di studio implica una fase di studio approfondito e serio?
Perché tutto il nostro abituale modo di pensare è errato, in quanto è basato su una premessa totalmente errata, cioè su quella che il corso definisce “piccola folle idea”, l’idea egoica di essere separati da Dio. (T.27.VIII.6:2)
Il Corso ci insegna a prendere atto di tale basilare distorsione percettiva e a metterla in discussione in modo risolutivo.
Non si tratta dunque di modificare solo qualche pensiero. È tutto il nostro modo di pensare che va modificato nella sua interezza.
Non potrà mai essere messo abbastanza in evidenza che questo corso ha come scopo la completa inversione del sistema di pensiero
(M.24.4:1)


Questo significa che dovete essere vigili su voi stessi, che dovete fare assoluta attenzione alle influenze che cercano di controllarvi e dominarvi; significa che non dovete accettare nulla senza prima riflettere, ma chiedere e investigare sempre, in un costante stato di ribellione.
Vedendo tutto ciò, la confusione, la grande infelicità, il senso di enorme malessere, ogni serio indagatore direbbe che è possibile trasformare questa società solo se l’individuo trasforma realmente se stesso, ovvero se si rigenera dalle fondamenta. La responsabilità di questa trasformazione ricade sull’individuo, non sulle masse o sui preti, sui templi o le chiese, ma su ogni essere umano consapevole di questa spaventosa confusione
(K.)
Al prox step (19°)

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti