6° SPUNTI SETTIMANALI

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Mario Zanoletti
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6° SPUNTI SETTIMANALI

Messaggio da Mario Zanoletti » 19 novembre 2020, 17:56

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Continuiamo con le nostre riflessioni, sperando che siano comprensibili e stimolanti per ulteriori dibattiti che certamente agevoleranno tutti noi nel percorso di questo sentiero verso la pace della nostra mente.
Come certamente avrete notato, gli spunti vengono intervallati da tematiche altrettanto stimolanti e non separate dalla tematica di base; trovare ciò di cui tutti hanno bisogno: la PACE e come mantenerla. Serena lettura.

Step 6
Non c’è alcun mondo!
Questo è il pensiero centrale che il corso tenta di insegnare

(L.pI.132.6:2-3)

Nei primi nostri incontri, sia on line, sia di persona(Monte vento, dove ritorneremo al più presto), abbiamo sottolineato che la motivazione corretta per studiare questo corso è il raggiungimento ed il mantenimento della pace interiore.

E abbiamo rimarcato che la pace interiore si raggiunge cambiando la nostra mente (la causa) e non il mondo esterno a noi (gli effetti).
Ciò si ottiene lavorando sul contenuto (la modifica della percezione) e non sulla forma (le cose specifiche del mondo).

La frase proposta precedentemente “Non c’è alcun mondo” ci permette di mettere a fuoco anche un altro errore che forse stiamo compiendo.
Forse crediamo che l’ottenimento della pace interiore abbia comunque lo scopo secondario di determinare l’effetto della modifica delle cose nel mondo esterno, e che quindi una volta raggiunto lo stato di pace la nostra vita cambierà in meglio perché - cambiando la nostra mente - avremmo anche ottenuto l’effetto di cambiare il nostro mondo esteriore.

Forse crediamo addirittura che il Corso fosse una strada - più raffinata e profonda di tante altre - per modificare la nostra esistenza su questa terra? Quali idee ci siamo fatti e su quali basi?

Ora dovrebbe sorgerci un dubbio!

Se il pensiero centrale (centrale, non periferico!) che il Corso tenta di insegnare è che il mondo non c’è, allora come è possibile che il suo obiettivo sia quello di modificare un mondo inesistente?

Qualsiasi idea è frutto di un processo di pensiero e questo processo e la reazione della memoria, che è sempre condizionata. La memoria è nel passato e acquista vitalità nel presente quando si imbatte in una sfida. La memoria non è viva in se stessa; acquista vitalità nel presente quando una provocazione la mette in funzione. Tutta la memoria, che sia o no in funzione, è condizionata. Quindi è necessario accostarsi alla realtà in un modo completamente diverso. Dobbiamo scoprire per conto nostro, dentro di noi, se agiamo basandoci su un’idea, se ci può essere un’azione che non ha nulla a che fare con le idee. Che non sono altro che il retaggio di condizionamenti del mondo che crediamo reale.


Al prox step (7°)

Mario, Giulia, Silvia

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