5° STEP SETTIMANALI

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Mario Zanoletti
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5° STEP SETTIMANALI

Messaggio da Mario Zanoletti » 16 novembre 2020, 18:47

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Proseguiamo con i nostri momenti di condivisione che possono essere utili per proseguire il percorso che insieme stiamo facendo.

5° STEP
RIPRESENTO:
L.181.4:1-2
Uno dei principali pericoli per il successo è stato il coinvolgimento con i tuoi obiettivi passati e futuri.
Ti sei molto preoccupato di come gli obiettivi raccomandati da questo corso siano estremamente diversi da quelli che coltivavi prima
.

Il ricordo del passato sono impregnati dai nostri desideri dell’ego e le frustrazioni conseguenti visto che “L’ego promette ma non mantiene mai”.

Stiamo cercando di guardare qual è la motivazione che ci spinge a studiare il corso e se essa coincide con la sua motivazione, che è la gioiosa pace interiore.

Come detto sopra, in genere gli studenti si avvicinano a questo percorso con lo scopo spesso inconfessato di migliorare qualche aspetto della propria esistenza. E continuano a leggere e rileggere il testo nella speranza di trovare una qualche frase che sostenga il loro desiderio più o meno riconosciuto.

Ma non la troveranno, a meno di distorcere il significato di quanto leggono per adattarlo ai propri desideri.
Perché il corso sostiene che la pace non si raggiunge attraverso la modifica delle cose specifiche del mondo (la forma), ma attraverso la modifica della percezione all’interno della propria mente (il contenuto), indipendentemente dalle condizioni, le forme, del mondo esterno
"Quindi non cercare di cambiare il mondo, ma scegli di cambiare la tua mente riguardo al mondo"
(T.21.In.1:7)

Forse abbiamo pensato che anche il nostro obiettivo fosse la pace, ma che per ottenerla qualcosa nella nostra vita avrebbe dovuto cambiare.
In sostanza pensavamo che la pace dipendesse da un cambiamento delle condizioni esterne della nostra vita.
Quindi abbiamo pensato che il corso ci avrebbe aiutato a cambiare queste condizioni esterne, e che questo ci avrebbe finalmente dato pace.

Forse abbiamo addirittura creduto che questo fosse il significato dei “miracoli” che danno il nome al corso?



Cos'é il cambiamento?
Certamente, questa è la domanda fondamentale che bisogna porre a se stessi: come produrre un cambiamento che non appartenga al tempo, che non sia una questione di evoluzione o di lenta crescita. Vedo che se esercito la volontà, il controllo, se disciplino me stesso, ci sono certi cambiamenti, sono migliore o peggiore, cambio un leggermente. Invece di essere irascibile o arrabbiato, dissoluto o geloso, sono calmo, reprimo tutto quanto, lo tengo a bada. Ogni giorno pratico una certa virtù, ripeto alcune parole, vado al tempio e ripeto dei canti, e così via. Tutto ciò ha un effetto calmante, produce certi cambiamenti che però appartengono ancora alla mente, sono ancora nel campo del tempo, non è vero? La memoria mi dice che sono questo e che devo diventare quello. Certamente, tale attività è ancora egocentrica; sebbene neghi l’avidità, nel cercare la non-avidità mi trovo ancora nel processo ristretto del me. E, qualsiasi cosa io faccia, posso vedere che questo processo non porta da nessuna parte. Anche se può esserci qualche cambiamento, finché il mio pensiero si svolge all’interno del processo del me, non c’è libertà dalla battaglia, dal dolore. (K.)

Quindi il cambiamento non può essere attuato con l'io o ego che pensa secondo interessi illusori.

Al prox step

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