STEP 44- 45- 46

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Mario Zanoletti
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STEP 44- 45- 46

Messaggio da Mario Zanoletti » 19 agosto 2021, 18:56

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L’uso che noi facciamo della mente nella nostra condizione di separazione non è più astratto ma è divenuto specifico, ossia non pensiamo più naturalmente con Dio, ma - nella nostra folle credenza di poterlo veramente fare - pensiamo di pensare in termini di molteplice.
E questo è veramente innaturale:
La completa astrazione è la condizione naturale della mente.
Ma parte di essa è ora innaturale. Non considera tutto come una cosa sola.
Essa vede invece soltanto frammenti dell’intero, poiché solo così potrebbe inventare il mondo parziale che vedi.
Lo scopo della tua percezione è di mostrarti ciò che desideri vedere.

Tutto ciò che senti porta alla tua mente solo i suoni che essa vuole sentire.

(L.pI.161.2)
Dunque non solo la mente separata pensa in termini specifici, ma “vede” anche tali pensieri specifici come se le fossero esterni.
Questo è il meccanismo mentale della proiezione: le idee, che per definizione non lasciano la mente, cioè la loro fonte, (L.pI.132.5:3-5) vengono invece percepite come se avessero una loro oggettività e ci appaiono quindi come immagini staccate dalla mente stessa che le pensa.
Nessuno in realtà vede qualcosa.
Ognuno vede solo i propri pensieri proiettati all’esterno
(L.pI.8.1:2-3)

Questa è la condizione di assoluta allucinazione nella quale crediamo di trovarci.



-45-
Dunque ricapitoliamo:
Il corso ci dice che noi non facciamo più un uso naturale della mente, pensando con Dio in termini non dualistici, ma che siamo caduti in un vero e proprio stato di allucinazione, avendo fatto una mente che si crede separata da Lui, e che pensa di pensare in modo autonomo e specifico.

In sostanza abbiamo fatto miliardi di pensieri separati che adesso popolano la nostra mente in modo disordinato.
La nostra mente è in uno stato di caos e non riusciamo più a trovare la strada per tornare a Casa, cioè per tornare alla consapevolezza della Mente Una.
E abbiamo anche visto che c’è un’ulteriore complicazione: tali pensieri separati ed autonomi vengono percepiti esternamente alla mente stessa, come se avessero una loro esistenza oggettiva ed autonoma, come se fossero delle “cose”, dei “corpi” e dei “mondi”.
E’ a causa del fatto che i pensieri che pensi di pensare appaiono come immagini che non li riconosci come nulla.
Tu pensi di pensarli, dunque pensi di vederli.
Questo è il modo in cui è stato fatto il tuo “modo di vedere”.
Questa è la funzione che hai dato agli occhi del tuo corpo.
Non è vedere. E’ un fare immagini.
Prende il posto del vedere, sostituendo la visione con le illusioni.
(L.pI.15.1)

Con questa mente separata che crede di vedere cose inesistenti ci è assolutamente impossibile comprendere l’astrazione assoluta della Mente Una, la Mente di Dio, che è la nostra conoscenza naturale.
Come fare dunque a tornare a tale consapevolezza?
La strada che il corso utilizza per riportarci a quello stato di Uno senza eccezioni che costituisce la nostra vera “Casa” è quella di scendere al nostro livello di pensiero, “fingendo” temporaneamente che la nostra mente sia veramente separata.
In questo modo riesce a dialogare con noi e può aiutarci ad impostare il nostro pensiero specifico in modo tale da farlo diventare la modalità per ritornare all’Unità di Dio.
Come fa dunque ad impostare in modo corretto il nostro pensiero specifico?
Lo vedremo al prossimo step (46).


-46-

Il corso ci aiuta ad impostare correttamente il nostro pensiero specifico insegnandoci prima di tutto che esistono solo due categorie di pensiero:
il pensiero sbagliato (basato sulla cosiddetta minuscola folle idea, l’errata credenza di essere separati da Dio) ed il pensiero corretto (basato sull’Espiazione, termine con cui il corso definisce la correzione di tale credenza).

Questo è il dono del suo Insegnante:
la comprensione che soltanto due categorie sono significative nel vagliare i messaggi che la mente riceve da ciò che sembra essere il mondo esterno.
(M.8.6:5)

La prima categoria costituisce il sistema di pensiero dell’ego: i miliardi di pensieri che crediamo di pensare (e quindi di vedere come se fossero una “realtà oggettiva”) sono derivati dalla frammentazione della minuscola folle idea (T.27.VIII.6:2), l’unico pensiero di separazione, e la contengono.

La seconda categoria costituisce un altro sistema di pensiero, quello dello Spirito Santo, e contiene i miliardi di pensieri di Espiazione, cioè di correzione, derivati dall’unico pensiero di Espiazione.
Questi pensieri correggono tutti i pensieri sbagliati del sistema di pensiero dell’ego.
Il corso ci insegna dunque che tutti i pensieri che pensiamo di pensare non sono altro che forme diverse di quei due pensieri originari - quello sbagliato e quello corretto, la minuscola folle idea e l’Espiazione - che ci vengono costantemente ripetuti dalle due voci che sentiamo nella nostra mente: la voce dell’ego che ci crocefigge costantemente e la Voce dello Spirito Santo che ci propone costantemente la libertà.

Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto, persino ogni secondo, tu decidi tra la crocifissione e la resurrezione, tra l’ego e lo Spirito Santo.
L’ego è la scelta della colpa; lo Spirito Santo la scelta dell’assenza di colpa
(T.14.III.4:1-2)


Alla prox

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