STEP 41 - 43

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Mario Zanoletti
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STEP 41 - 43

Messaggio da Mario Zanoletti » 25 luglio 2021, 9:09

STEP 41
Riprendo dunque i nostri spunti di riflessione facendo una breve sintesi dei temi trattati finora.
Dopo aver chiarito qual è l’obiettivo del corso e se e come differisce dai nostri obiettivi individuali (n. 1-9 e 12), ci siamo soffermati brevemente su due principi metodologici di studio del corso, ossia sui suoi due livelli di scrittura (n. 10-11) e sull’ uso della terminologia (n. 13-14). Sono argomenti importanti che vanno trattati in modo più approfondito, e che quindi riprenderemo in seguito.
Dallo n. 15 fino al 19 abbiamo introdotto la didattica del corso, basata sull’addestramento della mente, cercando poi di chiarire (dal n. 20 al 23) il concetto di “esperienza” ed il modo in cui differisce dal comune significato che viene abitualmente dato alla parola “esperienza” .
Dopo un breve riassunto dei temi trattati abbuiamo finalmente introdotto il principale processo pratico del corso, che costituisce la base del perdono: il” guardare l’ego senza giudizio né colpa” (n. 26-40). Ci siamo soffermati un po’ più a lungo su questo argomento fondamentale, cercando di illustrare brevemente le due difese principali che l’ego utilizza per impedirci di guardare: la negazione (n. 35-36) e la proiezione (n. 37-40).
Bene…..adesso abbiamo fatto il punto della situazione.
Possiamo dunque procedere….
Non dimenticare che una volta cominciato questo viaggio, la fine è certa.
I dubbi lungo il cammino verranno per tornare nuovamente.
Tuttavia la fine è sicura.
Nessuno può non riuscire a fare ciò che Dio gli ha assegnato.
Quando ti dimentichi, ricordati che cammini con Lui
e con la Sua Parola nel tuo cuore.
Chi può disperarsi quando ha una Speranza come questa?

(C.ep.1:1-6)



STEP 42
Ora che abbiamo riletto gli spunti precedenti siamo pronti a procedere nelle nostre riflessioni sul corso, che hanno lo scopo di impostare correttamente il nostro studio, in modo da guardare senza giudizio né colpa le trappole che l’ego pone costantemente sulla nostra strada.
All’inizio del percorso il nostro ego cercherà in vario modo di impedirci di studiare il corso (e questa è la causa delle varie incomprensioni, sonnolenze e dimenticanze del principiante), tuttavia quando lo studente è veramente intenzionato ad andare avanti l’ego userà un modo molto più raffinato per impedirglielo: come dice spesso Ken, si metterà semplicemente a studiare il corso con lui.
E mentre lo studente crederà di seguire diligentemente i gentili insegnamenti dello Spirito Santo, non avrà fatto altro che obbedire ciecamente alle brutali imposizioni del suo ego!
Vuoi ospitare Dio o essere ostaggio dell’ego?
Accetterai solo chi inviti.
Sei libero di determinare chi sarà tuo ospite,
e quanto a lungo resterà con te.

(T.11.II.7:1-3)
Ricominciamo dunque dall’addestramento della mente, concentrandoci sul significato della parola “mente”.


STEP 43
Abbiamo trovato due definizioni. Eccole:
MENTE
CONOSCENZA: agente attivante dello spirito, al quale è grossomodo equivalente, poiché ne fornisce l’energia creativa.
PERCEZIONE: agente della scelta; siamo liberi di credere che la nostra mente possa essere separata o tagliata fuori dalla mente di Dio (essere nella mente sbagliata) o che possa ritornare ad essa (essere nella mente corretta)

Perché nel glossario vengono date due diverse definizioni della stessa parola, una relativa alla Conoscenza e l’altra relativa alla percezione?
Perché il corso, come abbiamo visto precedentemente (spunti 10 e 11), è scritto a due diversi livelli.

A volte le frasi si riferiscono al primo livello di comprensione (che tratta del rapporto fra la consapevolezza non dualistica dell’Uno, che è la nostra Realtà dalla quale crediamo erroneamente di esserci separati, e la condizione mentale del dualismo nella quale crediamo di trovarci), a volte si riferiscono al secondo livello di comprensione. (che tratta del rapporto tra le due diverse percezioni del dualismo, quella sbagliata e quella corretta).
Abbiamo già visto che il corso usa alternativamente questi due livelli di scrittura perché il primo è troppo lontano dalla nostra esperienza e non possiamo più comprenderlo. Quindi “scende” per così dire al livello che noi possiamo comprendere – quello dualistico- per poter dialogare con noi, e ci insegna ad impostarlo correttamente in modo da riportarci gradualmente al primo livello, ossia alla consapevolezza dell’Uno, o – per dirla con il poetico linguaggio simbolico del corso- a quella Casa che crediamo di avere abbandonato ma nella quale in realtà siamo sempre rimasti.
Tu sei a casa in Dio, sognando di essere in esilio,
ma perfettamente in grado di risvegliarti alla realtà.

(T.10.I.2:1)
Di conseguenza la definizione della parola “mente” contenuta in “CONOSCENZA” è relativa al primo livello, mentre la seconda definizione (contenuta in “PERCEZIONE”) è relativa al secondo livello.



STEP 44
Soffermiamoci ancora sul primo livello di comprensione della parola “mente”, andando a leggere un’altra definizione contenuta nel Glossario:

MENTE UNA

La Mente di Dio o di Cristo, l’estensione di Dio che è la Mente unificata della Figliolanza; poiché trascende sia la mente corretta che la mente sbagliata, esiste solo al livello della conoscenza e del Cielo.

Questa definizione descrive la consapevolezza mentale non dualistica che non presume alternative né eccezioni, quella conoscenza di purezza assoluta che il corso definisce anche Dio e Cristo, ma anche Amore, Verità, Realtà, Vita, Cielo, Conoscenza.
Il Cielo non è un luogo né una condizione.
E’ semplicemente la consapevolezza di Unità perfetta
e la conoscenza che non c’è niente altro
nulla al di fuori di questa Unità e niente altro all’interno.

(T.18.VI.1:5-6)

Questa consapevolezza estremamente astratta rappresenta la nostra vera natura, ma nella nostra attuale condizione mentale non possiamo più comprenderla. Perché il corso ci spiega più e più volte che proprio per non pensare più con Dio abbiamo dato credito alla minuscola folle idea di separazione da Lui, e siamo quindi precipitati in uno stato mentale che pensa in termini specifici.
Questa è nella sua essenza, l’idea della separazione da Dio.
Lo scopo della tua percezione è di mostrarti ciò che desideri vedere
.
(L.pI.161.2:5)

ALLA PROX...........

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