3° Step spunti di riflessione

[Mario Zanoletti]

Proseguiamo, passo dopo passo, con gli spunti che possono aiutare la lettura del Corso.


3° STEP

Ritornando al concetto principale del nostro discorso:
…la motivazione di questo corso è il raggiungimento e il mantenimento dello stato di pace
(T.24.In.1:1)

Stiamo cercando di capire qual è la nostra vera motivazione, in sostanza ciò che ci ha portati a leggerlo o addirittura a studiare il Corso, per capire se coincidesse con la motivazione del corso.
Forse abbiamo scoperto una cosa interessante, che viene svelata nel Testo L.181.4:1-2
Uno dei principali pericoli per il successo è stato il coinvolgimento con i tuoi obiettivi passati e futuri.
Ti sei molto preoccupato di come gli obiettivi raccomandati da questo corso siano estremamente diversi da quelli che coltivavi prima.

Di solito gli studenti non si domandano qual è lo scopo per cui studiano il corso, e quando lo fanno scoprono che il loro scopo è quello di modificare un qualche aspetto pratico della propria vita, per esempio migliorare le condizioni di lavoro o lo stato di salute di sé o degli altri.
Questo vale anche per te che stai leggendo il Corso in questo momento della tua vita?

“Il vero ascolto porta con sé la libertà. State davvero ascoltando quando vi sforzate di farlo? Il vostro sforzo non è forse una distrazione che impedisce l’ascolto? Dovete forse sforzarvi per ascoltare qualcosa che vi rallegra? Fin che la vostra mente sarà impegnata a fare sforzi, a confrontare, a giustificare, a condannare, non potrete rendervi conto della verità, non potrete vedere il falso per quello che è... L’atto di ascoltare è completo in se stesso; il semplice atto di ascoltare porta con sé la verità. Ma a voi interessa veramente ascoltare? Oppure quello che vi importa è intervenire per tentare di modificare la confusione che vi portate dentro? Se ascoltaste... cioè se vi rendeste conto delle vostre contraddizioni, dei vostri conflitti, senza preoccuparvi di costringerli a entrare in un particolare schema di pensiero, forse questi finirebbero. Vedete, noi stiamo sempre cercando di essere qualcosa, di raggiungere uno stato particolare; vorremmo fare determinate esperienze ed evitarne accuratamente altre. Ma in questo modo la nostra mente rimane sempre occupata, non è mai tranquilla, non è mai in grado di ascoltare il rumore delle sue lotte e delle sue pene. Siate semplici... non cercate di diventare qualcosa o di aggrapparvi a qualche esperienza perché aggrapparsi all’esperienza è desiderio dell’ego.”

Il raggiungimento della pace può essere solamente nella capacità dell’ascolto sulla reale motivazione che abbiamo di mantenerla come nostra modalità di vita.


Serena meditazione..............

[fortimaira@gmail.com]

Che io possa vivere in ascolto neutrale! Grazie Mario, hai toccato un tasto molto importante. E si sta scatenando un dibattito interessante tra me e me...è proprio necessario rispondere? Non puoi ascoltare in silenzio? Ma come si entra in relazione se nessuno risponde?
Eppure sento che la relazione è già presente nella scrittura, nella lettura, nella riflessione su quanto letto.
Provo a osservare il mio bisogno di espressione e accetto che sia. Prima o poi la mia autoanalisi cesserà di essere autogiudizio...intanto ho compagni di avventura molto pazienti! Grazie!

[Mario Zanoletti]

Ciao, l'ascolto esige silenzio, un silenzio che accoglie l'essenziale, l'incommensurabile, l'inconoscibile. L'intelletto non può stare in silenzio, nel silenzio, esso è dedito al suo stesso rumore perché spaventato dalle profondità del cuore dove regna amore che è esso stesso silenziosa creazione.
Per ora ci tocca semplicemente riconoscere, con discernimento, quali pensieri fanno rumore e quali fioriscono dal silenzio del cuore.
La relazione è vita, la vita esige relazione e una mente "intasata" da nozioni di vario colore non può udire il richiamo della vita che non legge, non ha idee, non ha convinzioni, credi, ideologie, non fa supposizioni e filosofie di ogni genere. forse che l'ascolto nasce quando smetto di rumoreggiare con tutto ciò?
Forse che la vita, ciò che noi siamo, non ha bisogno di autoanalisi? Riesci a vedere un atomo, formica, albero, fiume, nuvola, che fa autoanalisi?
La vita scorre nel silenzio di ciò che è.

Mario

[fortimaira@gmail.com]

Leggo ora. Ed è il momento giusto. Grazie!