STEP 30-31-32

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Mario Zanoletti
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STEP 30-31-32

Messaggio da Mario Zanoletti » 27 febbraio 2021, 19:30

-30-
Approfondiamo ulteriormente la nostra breve indagine sul processo di “guardare l’ego senza giudizio né colpa”

Guardare l’ego:
È l’essenza del perdono: guardare il sistema di pensiero del nostro ego con la gentilezza e la pazienza priva di giudizio dello Spirito Santo o di Gesù;
dato che è la colpa che ci impedisce di guardare il nostro essere speciale, sostenendo così l’ego e mantenendo nascosta la sua vera natura,
il guardare senza giudizio i nostri pensieri di attacco disfa l’ego: così, il guardare l’ego senza colpa e paura è l’essenza dell’Espiazione.
Forse questo non ci era completamente chiaro. Forse pensavamo che l’essenza del perdono fosse rappresentato dal correggere i nostri pensieri d’attacco (per non parlare dei pensieri d’attacco altrui!).

Eppure altrove leggiamo:
Tu non puoi correggerti da solo (T.9.III.6:1)
Se noi pensiamo di dover correggere quanto pensiamo, allora vuol dire che crediamo che sia reale. Se invece comprendiamo che l’ego non esiste, allora comprendiamo anche che il vero processo di correzione è semplicemente rappresentato dall’offrire le nostre percezioni sbagliate alla luce della verità dello Spirito Santo, che le disferà con la Sua sola presenza.
Non siamo noi ad attuare il processo di correzione nella nostra mente. Questo è il compito dello Spirito Santo. Il nostro compito è soltanto quello di guardare i pensieri dell’ego che sono celati all’interno della nostra mente, offrendoli allo Spirito Santo per la Sua correzione.
Noi dobbiamo solo portare l’oscurità alla luce….

-31-
Negli ultimi step ci siamo concentrati sull’esercizio più importante proposto dal corso: guardare con l’aiuto dello Spirito Santo quei pensieri che intasano la nostra mente sbagliata, senza esercitare un giudizio di condanna e senza l’interferenza fuorviante del senso di colpa. Lo stesso processo viene anche definito in un altro modo: portare l’oscurità alla luce o portare le illusioni alla verità.
Leggiamo la definizione di tale procedimento dal Glossario di Ken :
PORTARE L'OSCURITA' (illusioni) ALLA LUCE (verità)
Processo di disfacimento della negazione e della dissociazione, che esprime la decisione di portare la nostra colpa nella luce dello Spirito Santo perché possa essere guardata e perdonata anziché essere tenuta con paura nell’oscurità della nostra mente inconscia dove non potrà mai essere vista e disfatta.
L’oscurità – ossia i pensieri di paura, colpa, rabbia, vittimismo, sacrificio, ecc che stanno nella mente sbagliata- non può essere disfatta dalla luce se prima i pensieri dell’ego non vengono portati alla luce. Come possiamo lasciarli andare se non sappiamo nemmeno di pensarli?
Il nostro compito sarà dunque quello di portarli in superficie, ossia divenirne consapevoli, attraverso l’esercizio del guardare la nostra mente.
Sarà la luce dello Spirito - ossia l’assenza di giudizio, di condanna e di colpa - ciò che li disferà come neve al sole. Cogliamo dunque l’invito pieno di poesia che ci fa il corso:
Non vuoi piuttosto dare il benvenuto al sole estivo,
anziché tenere lo sguardo fisso su un fiocco di neve che scompare
e rabbrividisce al ricordo del freddo invernale?
(T.19.IV.A.9:6)


-32-
Il costante lavoro dello studente del corso è rappresentato dall’osservare accuratamente i propri pensieri in modo da diventare consapevole di essi e farli così uscire dall’oscurità della mente inconscia. Questo è il primo passo, la premessa indispensabile per permettere allo Spirito Santo nella nostra mente di disfarli gradualmente, correggendo così istante dopo istante la nostra errata credenza nella separazione.
Questo viene delineato con chiarezza fin dalle prime pagine del testo:
Quando sarai disposto a non nascondere nulla,
non solo sarai disposto ad entrare in comunione,
ma comprenderai anche la pace e la gioia
(T.1.IV.1:5)

La pace e la gioia, ossia l’obiettivo del corso, possono essere raggiunte solo dopo aver innescato tale processo ed essere disponibili a portarlo a termine.
Non per niente la terza e fondamentale lezione dello Spirito Santo è la vigilanza della propria mente (T.6.V.C)
Questo è quanto il corso ci chiede continuamente di fare. Non ci propone una nuova e raffinata teoria psicologica e spirituale perché noi ne facciamo sfoggio. Né ci chiede di usare tale teoria per condannare il mondo esterno a noi dichiarando ai quattro venti che non funziona.
Ci viene semplicemente chiesto di diventare spettatori della nostra mente, di riconoscere i pensieri d’attacco nelle loro molteplici forme e di portarli alla luce dello Spirito Santo che li disferà come il sole disperde la nebbia.

… e vedrai ogni dolore, in ogni forma, ovunque accada,
svanire semplicemente come foschia al sole
(T.31.VIII.6:3)

Allora comprenderemo che la pace e la gioia interiore – e non il cambiamento del mondo esterno - è il solo obiettivo che desideriamo veramente raggiungere.

Allora comprenderemo che la pace e la gioia interiore – e non il cambiamento del mondo esterno - è il solo obiettivo che desideriamo veramente raggiungere.


Ai prox step

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