Una crepa nel muro

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Una crepa nel muro

Messaggio da fortimaira@gmail.com » 3 maggio 2022, 17:17

Stamattina sono stata avvolta da un grumo di dolore. Non un dolore fisico, non un dolore motivato. Semplicemente un'onda irrazionale che strisciava in me. Un cappio al collo cui ho resistito per un po', ma che poi ho sciolto in un pianto primordiale. Un sussulto di mancanza, un distacco dirompente. Mi sono tolta i vestiti e mi sono rannicchiata sotto il piumone, cercando di trovare protezione da me stessa.
Sono in questa forma umana per crescere intorno al dolore, per farmi barriera con cui proteggere la Luce dal buio. Che idea ridicola! Che tentativo di sovvertire l'universo, coltivare il buio tenendolo separato dalla Luce.
Sono un sottile strato di cellule che immagina di dividere ciò che è.
Sono la linea che separa lo Yin e lo Yang, sono l'orlo dell'abisso, l'orizzonte in cui il cielo sembra finire.
Sono l'eco di una parola che non riesco a ricordare. Sbatto nell'antro che ho creato dentro me: IO, IO, IO. Un ragliare di somaro che si carica di pesi ammirando il galoppo del cavallo. Cerco riconoscimento, ma non mi ri-conosco. Cerco amore, ma non me lo dono.
Non voglio più stare chiusa in una scatola, sento delle crepe nel limite che sono. Cerco di suturarle con la paura. Se mi blocco il dolore si fermerà e potrò continuare a tessere pensieri vischiosi intorno al suo nucleo.
Umana, troppo umana. Striscio attraverso un deserto di dolore, costruito granello dopo granello da generazioni di donne e di uomini. Portando il mio granello mi sento unita a tutti loro. E pensare che basterebbe un granello di senape di fede per trasformare il deserto in foresta.

Sono smarrita, confusa, prostrata.

Il vento da temporale spoglia una pianta e i petali dei fiori cadono su di me volando. Non è più possibile chiudere la crepa, ormai la bellezza leggera l'ha attraversata accarezzandomi.
Il bianco è il nero danzano vorticosamente, in una spirale che è creazione. Non donano il grigio, ma si trasformano in Luce. Il buio non può spegnere la luce. Il dolore si fa germoglio nel rompere il guscio.
Sono l'eco di Dio, la sua immagine, la sua ombra, il suo negativo. Serve una camera oscura per riportare la chiarezza al centro di me. il dolore si trasforma in un punto di gioia, un vuoto da cui scaturiscono mondi.

Apro il Corso per leggere l'esercizio di oggi, ma il libro si apre alla lezione 72. Accolgo il suggerimento. "Serbare rancori è un attacco al piano di Dio per la salvezza.". Lezione 72, 8, 1:
"Oggi cercheremo di porre fine a questi attacchi insensati alla salvezza. Cercheremo invece di darle il benvenuto. La tua percezione capovolta è stata rovinosa per la tua pace mentale. Ti sei visto in un corpo ed hai visto la verità al di fuori di te, chiusa fuori dalla tua consapevolezza dalle limitazioni del tuo corpo. Adesso cercheremo di vedere ciò in modo diverso.
La luce della verità è in noi, dove è stata posta da Dio. E' il corpo che è fuori di noi, e non ci riguarda. Essere senza corpo significa essere nel nostro stato naturale. Riconoscere la luce della verità in noi significa riconoscerci per come siamo."


Il vaso di Pandora è stato scoperchiato, ma è solo una favola per noi bambini.
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gabriele
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Re: Una crepa nel muro

Messaggio da gabriele » 3 maggio 2022, 23:01

AZZ.....
che poetessa che sei Maira.

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