UNA MEDITAZIONE PER GUARIRE

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Mario Zanoletti
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UNA MEDITAZIONE PER GUARIRE

Messaggio da Mario Zanoletti » 26 luglio 2021, 10:30

UNA MEDITAZIONE PER GUARIRE

Questa semplice meditazione proposta da Eckhart Tolle aiuta a guarire, ma non sostituisce la pratica costante dell’attenzione consapevole nell’Adesso, ne avresti solo un effetto temporaneo.

Quando sei senza niente da fare per qualche minuto, e specialmente come ultima cosa la sera prima di addormentarsi e come prima cosa la mattina prima di alzarti, potete “inondare” di consapevolezza il vostro corpo.
Chiudete gli occhi. State distesi sulla schiena.
Scegliete all’’inizio parti diverse del corpo su cui focalizzare brevemente la vostra attenzione: mani, piedi, braccia, gambe, addome, torace, testa, ecc.
Percepite nel modo più intenso possibile l’energia vitale dentro tali parti.
Soffermatevi su ciascuna parte per una quindicina di secondi…
Quindi lasciate scorrere più volte la vostra attenzione attraverso il corpo come un’onda, dai piedi alla testa e ritorno.
Questo richiede appena un minuto circa.
Dopo di che percepite il corpo interiore nella sua totalità, come un unico campo di energia.
Sostenete questa sensazione per qualche minuto.
Dovete essere intensamente presenti durante questo periodo, presenti in ogni cellula del corpo
”.

Se ti riesce difficile concentrarti sul corpo interiore focalizzati sulla respirazione.
La respirazione consapevole ti metterà subito in contatto con il corpo.


…al di sotto delle varie condizioni che compongono la vostra situazione di vita, che esiste nel tempo, vi è qualcosa di più profondo, di più essenziale… il vostro Vero essere nell’ Adesso senza tempo.
Non essendovi problemi nell’ Adesso, non vi è neppure la malattia.
Crederlo è un’etichetta che qualcuno mette sulle vostre condizioni per mantenerle.
Focalizzandosi in questo istante ed evitando di etichettarlo mentalmente, la malattia si riduce ad uno o a più di uno di questi fattori: dolore fisico, debolezza, disagio o invalidità. Ciò è ciò a cui vi arrendete ora.
Non vi arrendete alla malattia. Permettete alla sofferenza di spingervi al momento presente, in uno stato d’intensa presenza consapevole.
Usatela per l’illuminazione”.

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