IL SILENZIO DEL SILENZI
Inviato: 27 marzo 2021, 23:02
Venerdì sera sono uscita per una passeggiata notturna, erano le 21:30, con un velo di tristezza sapevo che non avevo la libertà di rimanere fuori tutto il tempo che avrei voluto e che sarebbe stato opportuno non fare ritorno prima delle 22:00
È un pensiero che ho sviluppato da tempo, un pensiero penalizzante, che mi disturba in qualche modo perchè mi sento in qualche modo violata del diritto di uscire di casa e fare una passeggiata in libertà…. Allo stesso tempo, e in questo caso ci sono riuscita credo molto bene, non ho sviluppato la modalità della mascherina, la dimentico ogni volta, sono felice di arrivare al lavoro la mattina e rendermi conto di non averla. Ovviamente devo correre in auto a prenderla oppure estrarla dalla borsa, ma il fatto che la mascherina non sia diventata parte del mio corredo “mentale” mi dona una sorta di gioia, come del resto sono veramente felice di non essermi mai abituata a tollerarla. Ovviamente la indosso al supermercato o altri luoghi “ comandati” ma appena mi è possibile e mi trova sola, la abbasso senza neanche accorgermi. Devo dire che c’è stato un tempo che mentre mi guardavo un film mi sono trovata a farmi mentalmente questa domanda: “ ma perchè non stanno indossando la mascherina” ? Li vedevo “ strani “… e li ho realizzato come la mia mente fosse stata “ alterata” nonostante tutti i miei sforzi.
Mi sono messa a scrivere in realtà per raccontare quella mezz’ora dove qualcosa secondo me di miracoloso, o un piccolo dono mi è stato regalato a fine giornata.
Soiano è un paese piccolo, quindi non è che sia un paese “rumoroso”… ma mentre camminavo mi sono accorta che c’era un silenzio fuori dell’ordinario, un silenzio che a memoria non ricordo proprio di aver udito in un centro abitato. C’era una totale assenza di vento, la parte del bosco che circonda il castello di Soiano era completamente addormentata, non si muoveva una foglia, non si udiva alcun suono, nessun animaletto, nessun cane abbaiare, nessuna auto che passava e le poche pizzerie, ristoranti erano completamente addormentati. Neanche il rumore dei condizionatori o altro apparecchio era in moto. Non si sentivano voci provenire dalle case, nessuna tv accesa, nessun rumore dal cielo, nessun aereo, e non mi ero portata neanche il cellulare con me che solitamente lo uso per ascoltare musica … era un silenzio che mi ha avvolto, che mi ha scaldato, che mi ha fatto emozionare… ad un tratto il rumore di un’ambulanza e la mia mente mi ha proiettato la parola COVID, chissà ho detto, qualcuno è stato male.. e poteva essere un malore di altro tipo, ma io ho pensato al COVID, il COVID che in parte era l’artefice di quello straordinario silenzio di cui ho potuto godere per 20 minuti. Avevo una torcia e la via del ritorno l’ho fatta passando per un piccolo tratto di strada dal bosco, e li in mezzo al buio profondo .. quella pace che quel silenzio mi aveva regalata si è trasformata credo in una sorta di timore, ho iniziato ad accelerare il passo e a guardami attorno, forse pensando che qualcosa o qualcuno potesse spuntare da qualche parte, non so…. Mi sentivo impaurita e allo stesso tempo coraggiosa perchè stavo camminando nella paura con coraggio…. Proprio quel giorno mi sono venute in mente le parole di Anna, io in casa non accendo mai la televisione perchè mi sono affezionata al silenzio e il rumore …. Mi arreca noia…. Anna a volte insiste perchè accenda la tv.. e proprio quel giorno mi dice: mamma accendi la tv, a me il silenzio fa paura… voglio la tv perchè … e poi non è bello stare in silenzio, mamma devi abituarti a concentrarti anche nel rumore altrimenti farai fatica a vivere perchè tutti i luoghi sono rumorosi… non sono le esatte parole ma qualcosa di molto simile. E seppur con parole diverse, anche degli adulti mi hanno fatto notare che a casa mia c’è troppo silenzio, un silenzio che in qualche modo li turbava…. Dal canto mio… io nel silenzio mi trovo a casa… è la dimensione che più aiuta a sentire “ che ci sono”
E il silenzio di quella sera è riuscito ad arrivare a profondità che credo di non aver mai raggiunto prima d’ora. Quasi non mi sembrava di essere sul pianeta Terra.
È un pensiero che ho sviluppato da tempo, un pensiero penalizzante, che mi disturba in qualche modo perchè mi sento in qualche modo violata del diritto di uscire di casa e fare una passeggiata in libertà…. Allo stesso tempo, e in questo caso ci sono riuscita credo molto bene, non ho sviluppato la modalità della mascherina, la dimentico ogni volta, sono felice di arrivare al lavoro la mattina e rendermi conto di non averla. Ovviamente devo correre in auto a prenderla oppure estrarla dalla borsa, ma il fatto che la mascherina non sia diventata parte del mio corredo “mentale” mi dona una sorta di gioia, come del resto sono veramente felice di non essermi mai abituata a tollerarla. Ovviamente la indosso al supermercato o altri luoghi “ comandati” ma appena mi è possibile e mi trova sola, la abbasso senza neanche accorgermi. Devo dire che c’è stato un tempo che mentre mi guardavo un film mi sono trovata a farmi mentalmente questa domanda: “ ma perchè non stanno indossando la mascherina” ? Li vedevo “ strani “… e li ho realizzato come la mia mente fosse stata “ alterata” nonostante tutti i miei sforzi.
Mi sono messa a scrivere in realtà per raccontare quella mezz’ora dove qualcosa secondo me di miracoloso, o un piccolo dono mi è stato regalato a fine giornata.
Soiano è un paese piccolo, quindi non è che sia un paese “rumoroso”… ma mentre camminavo mi sono accorta che c’era un silenzio fuori dell’ordinario, un silenzio che a memoria non ricordo proprio di aver udito in un centro abitato. C’era una totale assenza di vento, la parte del bosco che circonda il castello di Soiano era completamente addormentata, non si muoveva una foglia, non si udiva alcun suono, nessun animaletto, nessun cane abbaiare, nessuna auto che passava e le poche pizzerie, ristoranti erano completamente addormentati. Neanche il rumore dei condizionatori o altro apparecchio era in moto. Non si sentivano voci provenire dalle case, nessuna tv accesa, nessun rumore dal cielo, nessun aereo, e non mi ero portata neanche il cellulare con me che solitamente lo uso per ascoltare musica … era un silenzio che mi ha avvolto, che mi ha scaldato, che mi ha fatto emozionare… ad un tratto il rumore di un’ambulanza e la mia mente mi ha proiettato la parola COVID, chissà ho detto, qualcuno è stato male.. e poteva essere un malore di altro tipo, ma io ho pensato al COVID, il COVID che in parte era l’artefice di quello straordinario silenzio di cui ho potuto godere per 20 minuti. Avevo una torcia e la via del ritorno l’ho fatta passando per un piccolo tratto di strada dal bosco, e li in mezzo al buio profondo .. quella pace che quel silenzio mi aveva regalata si è trasformata credo in una sorta di timore, ho iniziato ad accelerare il passo e a guardami attorno, forse pensando che qualcosa o qualcuno potesse spuntare da qualche parte, non so…. Mi sentivo impaurita e allo stesso tempo coraggiosa perchè stavo camminando nella paura con coraggio…. Proprio quel giorno mi sono venute in mente le parole di Anna, io in casa non accendo mai la televisione perchè mi sono affezionata al silenzio e il rumore …. Mi arreca noia…. Anna a volte insiste perchè accenda la tv.. e proprio quel giorno mi dice: mamma accendi la tv, a me il silenzio fa paura… voglio la tv perchè … e poi non è bello stare in silenzio, mamma devi abituarti a concentrarti anche nel rumore altrimenti farai fatica a vivere perchè tutti i luoghi sono rumorosi… non sono le esatte parole ma qualcosa di molto simile. E seppur con parole diverse, anche degli adulti mi hanno fatto notare che a casa mia c’è troppo silenzio, un silenzio che in qualche modo li turbava…. Dal canto mio… io nel silenzio mi trovo a casa… è la dimensione che più aiuta a sentire “ che ci sono”
E il silenzio di quella sera è riuscito ad arrivare a profondità che credo di non aver mai raggiunto prima d’ora. Quasi non mi sembrava di essere sul pianeta Terra.