SPERANZA

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Laura
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SPERANZA

Messaggio da Laura » 5 marzo 2021, 15:33

Buongiorno vorrei capire il significato del termine speranza nel corso. Nella frase " LA SUA VOCE TI RICORDA CHE HAI OGNI MOTIVO DI SPERANZA POICHE' LUI SI PRENDE CURA DI TE".. si usa appunto il termine speranza, ma la speranza implica temporalità e il tempo nella Realtà non esiste…
La speranza è illusoria in quanto è un aspettare che qualcosa vada bene perché alla base c'è paura…
Grazie

Mario Zanoletti
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R: SPERANZA E IL TEMPO

Messaggio da Mario Zanoletti » 8 marzo 2021, 19:04

Cara Laura,
Hai ragione quando sostiene che la SPERANZA implica tempo, non solo, ma è una componente silente della PAURA. La paura, nelle sue molte forme, senso di colpa, ansia, speranza, disperazione, è presente in ogni movimento di rapporto con la realtà; è presente in ogni ricerca della sicurezza; è presente nel cosiddetto amore e nel culto; è presente nell’ambizione e nel successo; è presente nella vita e nella morte; è presente nei fenomeni fisici e nei fattori psicologici. È lo stesso pensiero (generato dall'ego o mente scorretta) l’origine della paura. Il pensiero è tempo (e l'ego vive di tempo); il pensiero del domani porta piacere o dolore; se esso è piacevole, il pensiero ci si dedicherà, temendo la sua fine; se è doloroso, nello stesso evitarlo è la paura. Sia il piacere che il dolore causano paura. Il tempo come pensiero e il tempo come sentimento portano la paura. È la comprensione del pensiero, del meccanismo della memoria e dell’esperienza, che segna la fine della paura. La mancanza di comprensione del meccanismo del pensiero porta alla SPERANZA che vi sia un cambiamento.
La mente scorretta è prigioniera di uno schema nel quale si muove e funziona. Questo schema, che racchiude l’esistenza stessa della mente, è fatto di passato e di futuro, di speranza e di disperazione, di confusione e di un ordine utopistico; oscilla continuamente tra quello che è stato e quello che dovrebbe essere (speranza). Sappiamo tutti come stanno le cose. Ora noi vorremmo spezzare il vecchio schema per sostituirlo con uno nuovo, che non sarebbe altro che la modificazione del vecchio. Infatti la SPERANZA NON è ALTRO CHE DESIDERIO che fa parte del vecchio schema di pensiero dell'ego, così non potrà esserci alcuna vera, profonda trasformazione. Se vogliamo che ci sia ordine al posto di questo caos, è assolutamente necessario che qualsiasi schema della mente, venga distrutto. Per questa ragione è essenziale capire come funziona la mente…..

Il Corso utilizza il termine SPERANZA, come molti altri termini, non nella modalità comune della mentalità "cattolica". Qui lo si utilizza come metafora alla possibilità del cambiamento, è una particolarità della Mente Corretta della quale si avvale lo Spirito Santo per prendere la tua mano e andare con Lui fuori dal sogno nel mondo reale, la terra di frontiera che esiste tra l’illusione e la realtà. Da lì non c’è che un istante ancora fino a che oltrepassiamo il velo del sogno del tempo giungendo all’eternità:
"Questa è la mia offerta: un mondo tranquillo, con un ordinamento gentile e pensato benevolmente,
vivo di speranza e radiante di gioia, senza la più piccola amarezza di paura sulla sua bellezza. Accetta
questo adesso, perché ho aspettato a lungo per darti questo dono…Vieni ora a me e andremo a
Dio…Come sei bello tu che stai alla porta accanto a me e invochi con me che ognuno possa venire e
uscire dal tempo. Porgi la mano per toccare l’eternità e scompari nel suo riposo perfetto" (The Gifts of
God, pagg. 118,122).

Dovrebbe essere ovvio che non c’è speranza qui. Le cose vanno male e stanno peggiorando: in effetti sono sempre state orribili.
Ricorda l’osservazione del manuale sul mondo del tempo:
…è solo il tempo che gira stancamente e il mondo ora è molto stanco. E’ vecchio, consunto e senza speranza…il tempo, con le sue illusioni di cambiamento e morte, consuma il mondo e tutte le cose che ci sono in esso (M-1.4:4-5,7).
La sola SPERANZA si trova fuori del suo sistema di pensiero, come viene riflesso nella affermazione di Gesù nel testo: “Il procedimento [dell’ego contro il Figlio di Dio] potrà essere a prova di sciocco, ma non è a prova di Dio” (T-5.VI.10:6).
All’interno del sistema dell’ego, che ha fatto e sostiene questo mondo e tutti e tutto ciò che c’è in esso, non ci può essere speranza.
E’ a prova di sciocco. Non puoi averne accesso perché qualsiasi tentativo di trattare con l’ego ti irretisce in esso ancora di più, e questo è, naturalmente, lo scopo ultimo dell’ego per il mondo. E’ una unica enorme trappola cosmica. Una volta che ti ci trovi dentro non c’è via di uscita se non lasciare l ’intero sistema attraverso il risveglio dal suo sogno di separazione. Come Gesù disse ad Helen mentre le dettava il Corso:
"Un deserto è un deserto è un deserto. Puoi fare qualsiasi cosa in esso, ma non puoi
cambiarlo da quello che è. Manca sempre di acqua. Ecco perché è un deserto. La cosa da fare con un deserto è lasciarlo (in Absence from Felicity, p.236).

Più ti dibatti all’interno del sistema di pensiero dell’ego per trovare una via d’uscita, e/o per trovare speranza al suo interno, più ti trovi immerso nella sua ragnatela e l’hai resa reale, per non parlare della impossibilità di districarti. Non puoi muoverti oltre una illusione una volta che ne hai
stabilito la realtà.

È possibile che la mente non abbia schemi e sia libera da questa continua oscillazione del desiderio tra il passato e il futuro? Certamente è possibile. Significherebbe vivere ora, nel presente. Vivere davvero implica non avere speranza, non avere la minima preoccupazione del domani (ESSERE NEL CIELO), il che non significa vivere nella disperazione o nell’indifferenza. Noi non viviamo; siamo semplicemente alle prese con la morte, col passato o col futuro. Vivere è la rivoluzione suprema. Per vivere non c’è bisogno di schemi; gli schemi appartengono alla morte: sono il passato e il futuro, quello che è stato o l‘utopia di quello che dovrebbe essere. Noi viviamo0 nutrendo utopie (speranza), così invitiamo la morte, non la vita.

Mario, Silvia, Giulia

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