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Dal piacere viene il dolore,
dal piacere viene la paura;
colui che è libero dal piacere non conosce né dolore né paura.
Dall'affetto viene il dolore,
dall'affetto viene la paura;
colui che è libero dall'affetto non conosce né dolore né paura.
Dalla bramosia viene il dolore.
dalla bramosia viene la paura;
colui che si è liberato dalla bramosia non conosce né dolore né paura.
Dal desiderio viene il dolore,
dal desiderio viene la paura;
colui che si è liberato dal desiderio non conosce né dolore né paura
Dall'ingordigia viene il dolore,
dall'ingordigia viene la paura;
colui che si è liberato dall'ingordigia non conosce né dolore né paura.
(Sutta-Pitàka)
Il dolore viene dal desiderio.
L'uomo si attacca perdutamente a delle ombre;
S'ingolosisce di sogni;
stabilisce al centro di tutto un falso io e
l'attornia di un mondo immaginario.
Quando la sua anima lo abbandonerà,
partirà satura di bevande avvelenate.
Rinascerà allora con un desiderio ardente
di bere di nuovo.
(Sutta-Pitàka)
Com'è la parola del buon discepolo?
Egli dice la verità, è degno di fiducia, non delude gli uomini.
Evita la maldicenza, e avendo udito una cosa, non la riporta per creare discussioni.
Evita le parole ingiuriose, ma pronuncia parole dolci, piacevoli da ascoltare,
amorevoli che vanno al cuore, cortesi e preziose,
gradevoli a molte persone.
Evita le parole inutili, parla al momento giusto,
dice ciò che è necessario,
parla di disciplina e di Legge,
il suo discorso è come un tesoro,
accompagnato da argomenti moderati e pieni di buon senso.
(Anguttara Nikàya)