I DONI

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Giulia Cataudella
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I DONI

Messaggio da Giulia Cataudella » 2 maggio 2021, 11:38

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I DONI

Allora un uomo ricco disse: Parlaci dei Doni.
Ed egli rispose:
Date ben poco quando date dalle vostre ricchezze.
E' quando date voi stessi che date veramente.
Poiché cos'è la vostra ricchezza se non ciò che guardate e custodite per il timore di averne bisogno domani?
E domani, che cosa porterà il domani al cane troppo previdente che sotterra gli ossi nella sabbia senza traccia mentre segue i pellegrini verso la città santa?
E che altro è il timore del bisogno se non bisogno esso stesso?
E la sete che non si sazia non è terrore della sete quando il pozzo è pieno?
Vi sono di quelli che danno poco del molto che hanno - e lo danno per averne riconoscenza, e tale loro nascosto desiderio rende abietti i loro doni.
E vi sono quelli che danno tutto il poco che hanno.
Sono questi i credenti nella vita e nella sua munificenza, e il loro forziere non è mai vuoto.
Vi sono di quelli che danno gioia, e quella gioia è la loro ricompensa.
Vi sono di quelli che danno con pena e stento, e quella pena è il loro battesimo.
Vi sono di quelli che danno senza pena nel donare, né cercano gioia, né danno preoccupandosi della virtù; Essi danno come fa il mirto, laggiù nella valle, che effonde nell'aria la sua fragranza.
Attraverso le mani di costoro Dio parla e da dietro i loro occhi sorride sulla terra.
E' bene dare quando ci è chiesto, ma meglio è dare senza che vi sia chiesto, attraverso la comprensione;
E per chi è generoso, cercare colui che riceverà è gioia più grande che donare.
E vi è qualcosa che vorreste trattenere?
Tutto quello che avete dovrà essere dato un giorno;
Perciò date oggi, di modo che la stagione del donare sia vostra e non dei vostri eredi.

Spesso dite: "Vorrei dare, ma solo ai meritevoli".
Gli alberi nel vostro orto non dicono allo steso modo, né dicono così le greggi del vostro pascolo.
Essi danno per poter vivere, poiché trattenere è morire.
Certo, chi è degno di ricevere i suoi giorni e le sue notti è degno di ricevere da voi tutto il resto.
E chi ha meritato di bere al mare della vita merita di riempire la sua coppa alla vostra piccola corrente.
E quale merito più grande vi è di quello che è nel coraggio e nella fiducia e anzi nella carità del ricevere?

Chi siete voi perché gli uomini vi mostrino il cuore e tolgano il velo al proprio orgoglio di modo che voi scorgiate il loro nudo valore e la loro inviolata fierezza?
Siate prima voi stessi meritevoli di essere dei donatori, di essere strumenti del dare.

Poiché in verità è la vita che dà alla vita, mentre voi, che credete d'essere donatori, non siete che testimoni.

E voi che ricevete - e tutti ricevete - non prendete su di voi il peso della gratitudine, se non volete porre un giogo a voi stessi e su colui che dà.
Sollevatevi, piuttosto, insieme con il donatore sui suoi doni come su grandi ali;
Poiché preoccuparsi troppo del proprio debito è dubitare della sua generosità, che ha la benefica terra per madre e Dio per padre.

Gibran - Il Profeta

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