AUGURANDO UN NATALE DI PACE
Inviato: 24 dicembre 2020, 18:56
Vorremmo augurare a tutti voi, che seguite il sentiero della trasformazione un Natale di gioiosa serenità e pace.
La mia nascita in te è il tuo risveglio alla grandezza.
Non darmi il benvenuto in una mangiatoia, ma nell’altare della santità,
dove la santità dimora in pace perfetta”
(T.15.III.9:5-6)
Nella vera e profonda intenzione di pace che si sperimenta nell’altare della santità (ossia nella Mente corretta) leggiamo attentaMente la sublime preghiera del Natale:
Ti do allo Spirito Santo come parte di me stesso.
So che sarai liberato, a meno che io non voglia usarti per imprigionare me stesso.
Nel nome della mia libertà scelgo la tua liberazione,
perché riconosco che saremo liberati insieme.
Il Corso ci invita a dare allo Spirito Santo, ossia alla Voce che corregge i nostri errori dentro la nostra mente.
Errori di attacco e proiezione della colpa verso gli altri.
L'attacco e la colpa non permettono la "rinascita" della Coscienza Cristica.
Attacco, difesa, difesa, attacco diventano i circoli viziosi delle ore e dei giorni che
incatenano la mente con pesanti fasce di ferro rivestito d’acciaio, che ritornano solo
per incominciare di nuovo.
Non sembra esservi alcuna pausa, né termine alla morsa sempre più attanagliante
dell’imprigionamento della mente
(L.pI.153.3:2-3)
Come accogliere la NUOVA NASCITA se le "corazze del giudizio, della colpa, difesa e della paura rivestono il nostro cuore e velano, con un nero mantello, la nostra Mente? Un velo oscuro che copre il Volto di Cristo.
Accogliere, nella semplicità della capanna, la nascita della Coscienza cristica è accettare la venuta in noi. E' riconoscere la nostra regalità e il potere di creare un nuovo regno.
Accogliamo così il Cristo Fratello con i doni della guarigione:
L’incenso è il profumo che ancora adesso si utilizza per purificare l’aria e, nella liturgia, intorno all’altare.
E’ simbolo, di purezza che, apparentemente, sembra un valore ormai perduto.
l'incenso aiuta a "disinfiammare" le ferite del giudizio.
Profumiamo la nostra casa e la nostra vita così da portare la guarigione del profumo di vita. Un profumo che aiuta il respiro divino.
Accogliamo l'ospite con il profumo della nostra Presenza innocente.
Oro (Curcuma?), la regalità, il potere, che si riveste sempre di caratteristiche divine.
Donare la nostra Regalità al Fratello riconoscendola in lui come realtà.
Oro che guarisce ogni ferita "disinfettandola" dalla virulenza della paura e dal cancro dell'ignoranza.
La Mirra. Ha in sé il significato simbolico della cura, del medicamento, della carità, del servizio verso l'altro
La cura verso il malessere legato ad una profonda insicurezza. Al senso di mancanza e di separazione.
la Mirra, analgesica, antisettica, antinfiammatoria, aiuta la guarigione dai germi dell'ignoranza, dell'arroganza, della presunzione.
Il "Balsamo di Gerusalemme" porta verso l'umiltà, la capacitò di accettare il Potere di guarigione.
Donare è riconoscere l'Altro e condividere l'essenza del dono: la gioia della comunione, della condivisione e della cooperazione.
Donare è dichiarare l'accettazione dell'Altro senza giudizio.
Donare è riconoscere l'importanza, la regalità dell'Altro. La sua Identità.
GIOIOSO NATALE CHE LA PACE NON SI SEPARI DA VOI
Giulia, Silvia, Mario