Il sesso gay è incoerente con gli insegnamenti di Un corso in miracoli?

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Mario Zanoletti
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Il sesso gay è incoerente con gli insegnamenti di Un corso in miracoli?

Messaggio da Mario Zanoletti » 14 gennaio 2022, 15:26

Il sesso gay è incoerente con gli insegnamenti di Un corso in miracoli?

D: Sono un uomo gay sessualmente attivo. So che i miei partner sono tutti molto felici di incontrarmi. Così sento che il sesso va bene. Mi chiedo se dovrei pensare se la mia attività sessuale è in linea con lo Spirito Santo e cosa Un corso in miracoli ha da dire al riguardo.

R: Il sesso, come qualsiasi altra cosa che facciamo con il corpo, come mangiare o bere o respirare, è neutro di per sé, per quanto concerne il Corso (L.pII.294).
Il Corso ti chiederebbe soltanto di essere consapevole dello scopo che gli stai dando (es. T.17.VI.2:1,2), il che significa essere sintonizzato con i tuoi pensieri in merito a quello che fai e perché.

Ora è verosimile che i rapporti sessuali, non importa quanto siano circoscritti, siano semplicemente una forma di relazione speciale che, se entrambi i partner sentono che i loro bisogni sono soddisfatti, sarebbe una relazione d’amore speciale.

Fintanto che la relazione d’amore speciale sembra funzionare, non ci sono evidenti problemi e poca motivazione ad esaminare la colpa che può alimentare una qualsiasi delle interazioni.
Puoi volerti chiedere se saresti meno felice se i tuoi sfoghi sessuali per una qualche ragione non ti fossero disponibili.
Perché la felicità che Gesù ci invita a sperimentare non ha nulla a che fare con il soddisfare i nostri bisogni personali.
E’ anche probabile che, a qualche livello, l’ego ci direbbe che siamo colpevoli per qualsiasi piacere proviamo, perché la supposizione nascosta è che qualsiasi cosa abbiamo l’abbiamo rubata a Dio.
E così ad un livello inconscio ci potrebbe essere la credenza che meritiamo punizione.

Ma certamente non c’è bisogno di cercare problemi dove, nella tua esperienza, non ne esistono attualmente. Normalmente la nostra vita ci presenta sufficienti possibilità di praticare il perdono senza il bisogno di scoprirne altre.
Possiamo restare certi che, se un’area della nostra vita ha bisogno di guarigione, che significa semplicemente che è un simbolo sul quale abbiamo proiettato la nostra colpa inconscia, quel bisogno diventerà evidente quando saremo pronti a guardare più in profondità.


Qual è il punto di vista del Corso sulle relazioni con lo “stesso sesso”?

D: In molte confessioni del Cristianesimo “tradizionale” sono vietate le relazioni omosessuali mentre sono promosse quelle eterosessuali. Col fatto che Un corso in miracoli viene proposto nel contesto del Cristianesimo, le relazioni con lo stesso sesso sono ugualmente proibite?


R: Tanto per cominciare il Corso ci giunge in un contesto Cristiano, ma non è semplicemente un’altra forma di Cristianesimo, o un’altra confessione.
Secondo, il Corso non dice nulla su questa tematica.

Non vieta relazioni omosessuali né promuove quelle eterosessuali.

Di fatto non dice nulla in merito a qualsiasi forma di comportamento perché questo non è il suo centro di attenzione.
Il punto focale dell’insegnamento poggia sempre sul nostro pensiero e sulle nostre credenze, che sono la fonte del nostro comportamento.

Uno dei suoi principali insegnamenti è che il mondo ed il corpo, insieme alla miriade di tematiche ad essi correlate, serve principalmente come schermo fumogeno per impedirci di guardare nella nostra mente, dove si trova la fonte di tutti i nostri problemi e dilemmi.

Questo è lo scopo del mondo e del corpo. Alla fine, naturalmente, entrambi sono illusori.
Così l’attenzione del Corso è sempre posta sulla correzione del modo di pensare che avviene/ procede nella nostra mente e che ci fa preoccupare di ciò che è essenzialmente illusorio.
Ecco dove serve aiuto, e quindi questo è l’orientamento totale del Corso.

In breve, dunque, quando scegliamo contro il sistema di pensiero dell’ego fatto di odio e separazione, ed in favore del sistema di pensiero dello Spirito Santo fatto di amore e di interessi condivisi, il nostro comportamento sarà sempre un’espressione di quell’amore e di quell’unità con i quali ci siamo identificati.

Alla fine, come per qualsiasi altra cosa nella nostra vita, il solo aspetto rilevante è lo scopo. “In ogni situazione in cui sei incerto, la prima cosa da considerare, molto semplicemente, è: ‘Cosa voglio ottenere da questa cosa? Qual è il suo scopo?’
La chiarificazione dell’obiettivo appartiene all’inizio, perché è questa che determinerà il risultato” (T.17.VI.2:1,2,3).

Così sia l’omosessualità sia l’eterosessualità possono essere usate per rinforzare la colpa (scopo dell’ego) o per disfare la colpa (scopo dello Spirito Santo).
Ecco perché dirigere la nostra attenzione sulla nostra scelta dell’insegnante è assolutamente centrale nel nostro lavoro con il Corso.
Concentrarsi su ciò ci aiuterà a semplificare le cose.

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