Il sesso è un impulso dell’ego oppure può essere santo?

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Mario Zanoletti
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Il sesso è un impulso dell’ego oppure può essere santo?

Messaggio da Mario Zanoletti » 23 agosto 2021, 14:27

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Il sesso è un impulso dell’ego oppure può essere santo?

D: Mi sembra che in Un corso in miracoli ci siano delle allusioni nascoste riguardo al fatto che l’impulso sessuale sia fatto dall’ego. Posso sbagliarmi completamente ma non so dove trovare una conferma a questa idea, così come a molte altre domande che ho sulle strategie e le forme dell’ego riguardo al materiale del Corso. E’ possibile che l’impulso sessuale sia una evoluzione del desiderio di uccidere Dio e creare il figlio dell’ego? C’è una discussione nei circoli psicologici sull’aggressione implicita nell’atto sessuale, specialmente nella violenza sessuale e nelle forme di abuso fisico. Forse l’atto più benevolo o “amorevole” sarebbe quello di fecondare amorevolmente la propria sposa in una relazione santa. Potete darmi una mano in questa comprensione?

R: Il sesso è semplicemente una delle molte manifestazioni nella forma dell’ossessione dell’ego nel soddisfacimento dei propri bisogni, con poca o nessuna preoccupazione per l’altro.
Ma nella gerarchia delle illusioni in cui crediamo è una delle più potenti, così come una di quelle che inducono maggiormente la colpa.
Sì, tutto ha avuto inizio con Dio ed il nostro desiderio di prendere da Lui il potere di creare la vita ed essere gli autori della nostra realtà (T.3.VI.5:8;8).
Quel conflitto viene quindi proiettato fuori, in un mondo di forma, ed include il sesso con tutte le sue complicate ramificazioni interpersonali.
E poi, in una contraddizione ambivalente di cui solo l’ego è capace, attribuiamo il potere di “creare una nuova vita” – il cosiddetto “miracolo della nascita” – sia a Dio che a noi stessi.

L’aggressione è implicita in ogni atto ispirato dall’ego, più evidente in alcune espressioni rispetto ad altre, ma sempre presente nel contenuto soggiacente.
E non ci vuole grande sforzo per vedere le connotazioni sessuali in alcune delle descrizioni più vivide che il Corso dà dell’attività dell’ego.
La quarta legge del caos, ad esempio, descrive come noi crediamo di doverci impossessare della “perla inestimabile” che nostro fratello ci ha rubato ed ha nascosto nel suo corpo, strappandola dal suo corpo non appena rivendichiamo il diritto di ciò che è legittimamente nostro (T.23.II.11,12).
Melanie Klein, studente di Freud, osservò come queste fantasie violente e distruttive, con esplicite implicazioni sessuali, venivano messe in atto nel gioco con la bambola da bambini molto piccoli in terapia con lei.

Sebbene il sesso sia stato fatto per gli scopi dell’ego, come tutto ciò che è dell’ego, è possibile dargli un altro scopo, santo.
Ma questo non è facile come sembra, perché il mondo non comprende cosa sia l’amore confondendo spesso – e mettendo sullo stesso piano – sesso e amore.
All’inizio del testo, Gesù parla della nostra confusione degli impulsi fisici con gli impulsi ai miracoli (T.1.VII.1:2,3).
Nel dettato originale il riferimento era effettivamente agli impulsi sessuali (Absence from Felicity) ma il testo finale riveduto estendeva il contesto a tutti gli impulsi corporei.

Non è la forma dell’atto, né la natura specifica della relazione stessa, a determinare se il sesso sia amorevole, ma il contenuto o lo scopo nella nostra mente.
Se fai esperienza della colpa in una forma qualsiasi, l’ego si è unito a te ed ha fatto in modo che l’attenzione sia solo nel corpo.


Ma quando riconosci interessi condivisi, anziché separati, ed il tuo obiettivo non è semplicemente la tua soddisfazione fisica, hai invitato lo Spirito Santo a benedire l’unione ed hai riconosciuto che la vera unione è tra le menti, non tra i corpi.

Dovrei aspettarmi fedeltà sessuale dal mio partner?

D: Il desiderio, l’aspettativa o l’accordo di fedeltà sessuale in una relazione è forse un segno distintivo di relazione speciale dell’ego – un tipo di possessività che cerca di possedere l’altra persona e limitare l’espressione di amore universale? Ho sempre evitato l’infedeltà, non solo per motivi di salute, ma anche perché sembra far montare emozioni distruttive e dolorose. Il mio partner viene da un passato, nella prima fase dell’età adulta, in cui il sesso era considerato un modo per raggiungere l’unione con gli altri nel suo circolo spirituale oltre che con la sua sposa. E in relazione a questo, è possibile perdonare davvero qualcuno in quanto essere spirituale, e credere nella sincerità della sua promessa di agire in maniera diversa, e tuttavia continuare a mantenere dubbi insormontabili sull’adeguatezza morale della persona come compagno di vita? Oppure tale sensazione è il prodotto della paura e dell’essere bloccato nel passato? La mia voce interiore mi ha avvisato che non era la persona giusta per me e che stavo facendo resistenza al fatto che lui non sarebbe mai stato la persona giusta per me e di porre termine alla relazione. Come faccio a sapere se questa è la Voce dello Spirito Santo?

R: Mentre l’aspettativa/desiderio di fedeltà sessuale potrebbe esprimere la versione egoica dell’amore, che è caratterizzata da possessività ed esclusione, potrebbe anche esprimere lo scopo che lo Spirito Santo dà alla relazione, nel senso che questa è la persona con cui imparerai le tue lezioni di perdono.
Fare sesso solo con quest’unica persona, quindi, potrebbe simboleggiare quell’impegno a guarire la separazione con questo specifico partner di apprendimento.

E dal momento che il contenuto nella tua mente è la guarigione della separazione, nessuno dovrebbe essere escluso da quella guarigione.
Per evitare confusione e ridurre la possibilità di auto ingannarci, è essenziale distinguere tra forma e contenuto.
Il contenuto nella nostra mente sbagliata è sempre generato dall’obiettivo dell’ego di mantenere intatta la separazione, cosa che fa prima di tutto escogitando modi per mantenere il corpo ed il suo comportamento (forma) reali nella nostra percezione.

Il sesso si inserisce bene in questa strategia, specialmente quando viene spiritualizzato, perché allora è stata santificata una funzione del corpo e viene così assicurato il trionfo dell’ego. Questo è il motivo per cui Gesù ci ricorda che “le menti sono unite, i corpi no” (T.18.VI.3:1).
Non dobbiamo raggiungere l’unione con gli altri, dobbiamo semplicemente riconoscere come stiamo bloccando la consapevolezza di quell’unione, che è la natura eterna, immutabile della nostra unicità in quanto Figlio di Dio.

Al livello della verità assoluta il corpo, e tutto ciò che riguarda il corpo, è totalmente illusorio.
Ma dal momento che continuiamo a credere di essere reali come corpi, Gesù ci aiuta a correggere quella credenza errata portandoci a vedere il corpo come neutro, cosicché possiamo allora concentrarci il più possibile sullo scopo per cui usiamo il corpo: per separare o per guarire la separazione. Così nulla del corpo può essere santo o non santo: l’atto sessuale non è né santo né non santo, anche se molte persone tendono a spiritualizzarlo. Il contenuto della mente è il fattore critico.

E’ spesso difficile discernere lo scopo o il contenuto, tuttavia, a causa degli intensi aspetti emozionali e psicologici del sesso, che alla fine sono radicati nella separazione da Dio, per noi carica di colpa, e nell’aver usurpato il Suo potere creativo, manifestato nella dimensione “pro-creativa” del sesso. Tutti i nostri problemi e la preoccupazione in merito al sesso sono collegati a queste associazioni ontologiche.

Il processo può spesso essere semplificato, tuttavia, separando il sesso dalla sua espressione fisica.
In questo modo le tematiche dell’infedeltà potrebbero essere affrontate al livello di contenuto, anziché al livello comportamentale.
Non è l’avere una storia con qualcun altro che è sbagliato: la questione di giusto o sbagliato, a questo riguardo, deve essere affrontata ad un livello molto più profondo.
E’ necessario che ci sia una totale chiarezza a livello di contenuto e questo non può essere deciso semplicemente valutando il comportamento.
Il contenuto che definisce la relazione deve essere guardato con onestà e obiettività totali. (Il contenuto della mente sbagliata sarebbe la colpa, il controllo, o qualsiasi altro aspetto della specialezza).

Infine, come fai a dire se sei guidata veramente dallo Spirito Santo e non dall’ego che si maschera da fonte divina?
Il modo per discernerlo meglio che puoi è togliendo di mezzo ogni interferenza – tutta la rabbia, la paura, il senso di tradimento, la gelosia, ecc.
Non devi liberartene in modo permanente, ma lasciarli andare solo per un istante, perché il tuo aggrapparti ad essi è la causa dell’interruzione della comunicazione tra te e lo Spirito Santo.

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