LA DONNA ISTERICA

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Mario Zanoletti
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LA DONNA ISTERICA

Messaggio da Mario Zanoletti » 20 ottobre 2021, 9:06

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La donna isterica

Nella letteratura psicanalitica è stata definita isterica la donna in costante conflitto fra i sentimenti dell'amore e della sessualità nella relazione romantica.
Il conflitto è conseguenza di una scissione tra amore e sesso. La psicanalisi ha le sue origini nell'opera di Sigmund Freud e si riferisce all'epoca vittoriana. L'epoca vittoriana è una parentesi temporale della storia inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria, cioè dal 1837 ai primi del 1900. Per le donne di quel periodo, solo parlare di sesso era tabù e la reazione isterica dipendeva dalla improvvisa liberazione di desideri sessuali soppressi.
Questa particolare sintomatologia isterica può presentarsi in forma lieve (dolori vaghi, debolezza, stordimento) o intensa (paralisi degli arti. cecità improvvisa).

Nel nostro ventunesimo secolo l'atmosfera sessuale è cambiata radicalmente e la reazione isterica è in ampia misura scomparsa; tuttavia, la struttura caratteriale della donna isterica non è cambiata. L'incapacità di integrare gli aspetti romantici dell'amore con le sensazioni sessuali del corpo definisce la personalità isterica. Al contrario di quanto avveniva oltre un secolo fa, l'isterica moderna si concede la fisicità dell'attività sessuale, ma la dissocia dall'amore romantico. Il conflitto interiore si presenta meno intenso e si limita, nella sua espressione, a pianti e strilli improvvisi.

Per la donna isterica, il periodo del fidanzamento è quello più appagante, perché riesce temporaneamente a conciliare i suoi desideri sessuali con i sentimenti romantici. Questa integrazione si affievolisce fino a scomparire durante il matrimonio, dove la realtà si sostituisce alle illusioni. Il suo ideale romantico di carattere fiabesco non riesce a sopravvivere all'intimità della situazione coniugale. La relazione sessuale matura distrugge nell'isterica le sue mura di protezione, edificate affinché l'amore romantico possa sopravvivere.

Il marito è identificato con il padre, verso il quale bisogna reprimere ogni desiderio sessuale. Questo trasferimento di sentimenti dal padre al marito avviene perché entrambi sono visti come personaggi autoritari che esigono il rispetto di un codice morale restrittivo. Il risultato è che l'amore per il marito assume un carattere coattivo e che il matrimonio perde progressivamente la sua carica di eccitazione sessuale. Dal momento che l'eccitazione romantica esiste solo al di fuori della famiglia patriarcale, l'isterica fa la civetta con gli altri uomini (Alexander Lowen - Amore e Orgasmo - Feltrinelli 1991 pag. 267).

Un grave problema della donna isterica riguarda il suo bisogno di eccitazione costante, esaltata dalle situazioni di amore romantico, quando, invece di rivolgersi ad altri uomini, diventa una seduttrice dei propri figli. Esige che i figli notino la sua bellezza e non siano indifferenti al suo fascino. Questa pretesa del suo ego le impedisce di vedere i figli come bambini bisognosi di cure, amore e sostegno.

Spesso l'allattamento è considerato dall'isterica come un rifiuto della sua immagine di donna romantica messa su un piedistallo per essere adorata.
Il suo "blocco" ad abbandonarsi completamente agli impulsi sessuali si irradia e pervade anche il gesto di amore più significativo per una donna, con il quale nutre il proprio cucciolo dalla nascita e durante il primo periodo di vita.

Il comportamento della donna isterica con l'altro sesso racchiude un sentimento di vendetta.
Provoca l'uomo stimolandone la passione, ma gli sfugge ripetendo una recita da copione.
Nella sua mente l'armonia che porta al piacere non è una comunione di sentimenti e sensazioni, ma una partita dove uno vince e uno perde.

In questo conflitto il maschio non deve avere la sua vittoria, rappresentata dal comportamento intimo.
Nel suo aspetto più negativo l'isterica è tesa ad irretire gli uomini per poi distruggerli, tentando di vendicarsi sull'amante per essere stata respinta dal padre.
A livello psichico agisce un fenomeno proiettivo dal padre all'amante e un orgoglio eccessivo che afferma: "Non mi concederò a te, così tu non potrai respingermi un'altra volta".

A livello fisico si nota una rigidità che si manifesta con tensioni muscolari nel collo, nelle spalle, nella schiena e negli arti inferiori. Il grado di tensione muscolare è direttamente proporzionale all'intensità della ripulsa, agita da suo padre nella fase edipica. Si tratta di un padre che ignora il bisogno di tenerezza e di affetto della bambina, idealizzandola e negando la sua sessualità.
La forma definitiva dei rapporti tra una ragazza e suo padre ne determina il comportamento futuro con tutti gli uomini.

Per questo disturbo, la funzione della terapia è quella di aiutare la paziente a capire meglio se stessa e i suoi conflitti e di conseguenza a lavorare più efficacemente su questi conflitti e sui suoi problemi inerenti la realtà (Kernberg, O., 1987.).

Nella realtà la donna isterica, a seguito di una terapia, può prendere atto ed integrare che il suo comportamento aggressivo-distruttivo sta facendo pagare al partner, a se stessa e alle persone più care, quanto altri hanno fatto a lei in un periodo lontano e significativo della sua vita.

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