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Giulia Cataudella
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Messaggio da Giulia Cataudella » 16 ottobre 2021, 13:33

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Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
Però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
Però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
Solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista,
Non sei ne il numero 1 né il numero finale
e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica:
non sono gran cosa,
però sono tutto quello che posso essere.

Poesia di Jorge Luis Borges

Riflessioni:
Credo che basare un rapporto (che si parli di un amico, un figlio, un amante, marito, ecc.) sull'accettazione totale dell'altro senza volere cambiare o volere in cambio qualcosa, ma solo Ascoltando ed essendo Presenti, sia la base per una relazione sana, sincera e onesta che porta allora ad una vera crescita, perché ciò che si crea si espande inevitabilmente ai molti che vedranno che è possibile vivere e vedere l'Altro per quello che è realmente, al di là della sua e della nostra immagine (proiezioni).

Nel capitolo 21 del Testo troviamo l’espressione: "la proiezione fa la percezione” (T.21.In.1:1) che significa che il contenuto di ciò che percepiamo non è oggettivo, ma è determinato dalle nostre proiezioni. Se per esempio proiettiamo su un evento l’aspettativa della punizione, allora potremo percepire quell’evento come punitivo. Se diamo valore alla collera, allora potremo percepire gli eventi come fonte di collera (e allora diremo che “fanno arrabbiare”). Ma se dentro la nostra mente c’è solo pace, allora tale pace verrà proiettata (o ancor meglio “estesa”) e quindi la percepiremo anche nel mondo esterno. Il mondo che vediamo “là fuori”, il mondo esterno, ci apparirà in base al contenuto che avremo proiettato su di esso, ossia a seconda di ciò che gli avremo “dato”.

Il mondo che vedi è ciò che tu gli hai dato, niente di più.
Ma nonostante non sia niente di più, non è niente di meno.
Quindi, per te è importante.
(T.21.In.1:2-4)
E’ importante perché ci permette di comprendere che cosa c’è dentro la nostra mente.

Fino a quando continueremo a vedere il mondo attraverso le nostre lenti non riusciremo a vedere la Realtà per quella che è realmente e quindi non riusciremo ad avere dei rapporti veramente onesti e profondi con le persone, perché ciò che ci spingerà ad avvicinarci all'uno piuttosto che all'altro sarà dettato dalla nostra percezione basata sui ricordi del passato o sui nostri bisogni che caricano già di aspettative il contatto che avremo con l'altro. Dovremmo, invece, avvicinarci e guardare il mondo con gli occhi della Meraviglia dei bambini, che vedono tutto come fosse la prima volta, senza neanche dare un nome perché non lo conoscono e sperimentano in fiducia ciò che la vita gli pone davanti. Come si diceva durante un nostro incontro, l’abitudine chiude il cuore e non ci permette di meravigliarci e gioire e sentire realmente ciò che ci circonda e, spesso, neanche noi stessi, convinti della nostra immagine che continuiamo a rinforzare e a rimarcare.

La nostra modalità di pensiero scorretta (ego) tende all'attaccamento, al possesso, alla gelosia, invidia, e così via, ma è possibile andare oltre tutto questo, scegliere la voce dello Spirito Santo al posto di quella dell'ego e cominciare a sperimentare con chi ci è accanto inizialmente e poi piano piano verso chiunque incontriamo nel nostro cammino, che la relazione con l'altro è totale libertà di espressione e di azione nell'aiuto reciproco di comprensione, stimolazione e crescita per poter veramente costruire insieme..

Come mai riusciamo abbastanza facilmente a perdonare ed accettare i capricci, i dispetti o i pianti di un bambino, mentre con gli “adulti” non ci riusciamo? Non è forse ancora il loro bambino che parla, che ha paura, che ti sta semplicemente chiedendo AIUTO?!
Perché continuiamo a giudicare e a giudicarci?
Perché non cerchiamo di vedere nell’Altro il volto di Cristo, riconoscendo la sua innocenza e la sua Santità?
Questo riconoscimento ti permetterà di Riconoscere e Ricordarti Chi Sei...

"Non respingere i tuoi fratelli o respingerai te stesso. Guardali amorevolmente, affinché essi possano sapere di essere parte di te, e tu di loro."
(L-pI.139. 9. 6,7)

Da soli non si va da nessuna parte..si rinforza solo il nostro ego. LA VITA E’ RELAZIONE, con gli esseri umani, con le piante, con la Terra, con il Cielo, con gli animali, con tutto ciò che ci circonda visibile e non visibile.

Ancora una volta, siamo noi a scegliere.
Vogliamo veramente essere felici o continuare ad avere ragione?!

Giulia

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