Come può essere d’aiuto il Corso nella gestione del dolore? Perché dovrei decidere contro il dolore?

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Mario Zanoletti
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Come può essere d’aiuto il Corso nella gestione del dolore? Perché dovrei decidere contro il dolore?

Messaggio da Mario Zanoletti » 3 marzo 2021, 17:41

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Come può essere d’aiuto il Corso nella gestione del dolore?

D: Ho recentemente sperimentato la perdita del secondo dei miei due amatissimi animali domestici. Prima della sua morte, ho provato ad utilizzare Un Corso in Miracoli per "salvarlo". Non volevo rinunciare a lui e mi sono arrabbiato molto quando niente di quello che provavo funzionava. In particolare, stavo leggendo la lezione 320 del Libro degli esercizi “Mio Padre mi dà ogni potere”. Comprendo che forse confondo i livelli, ma mi chiedo se qualcuno può spiegarmi e fare luce su dove mi sbaglio. Come posso utilizzare il Corso per attraversare questo processo di lutto? Il dolore è così intenso e non so come chiedere l'aiuto.

R: È abbastanza comprensibile che, nel desiderio di tenere nella tua vita il tuo animale domestico tanto amato, cerchi di salvarlo con tutti i mezzi a tua disposizione.
E, a meno che tu non legga la lezione 320 nel contesto dell'intero Corso, è molto facile pensare che ti stia dicendo che dovresti avere il potere, fra l'altro, di salvare la vita del tuo animale domestico. Ma questo non è il significato di questa lezione.

In Un Corso in Miracoli, potere, come tantissime altre parole, ha un significato specifico diverso da quello che pensiamo sia il potere dalla prospettiva dell'ego. Per l'ego, potere si riferisce alla capacità di cambiare e controllare le cose nel mondo.
Ma siccome dalla prospettiva di Gesù, se non ancora dalla tua, il mondo è illusorio, allora questo non è per niente un vero potere.

Il Corso dice che in verità esistono soltanto due tipi di potere: il potere di creare ed il potere di scegliere o decidere.

Il potere di creare, che implica semplicemente l'estensione dell'amore che è la nostra sola realtà, ci è stato dato da Dio quando siamo stati creati e rimane nella nostra mente, sebbene lo abbiamo nascosto e dimenticato. Ma questo potere funziona soltanto nel regno dello spirito e non ha nulla a che fare con il mondo di corpi e di forma dell'ego che pensiamo sia la nostra realtà.

Quando, desiderando di essere separati, ci è sembrato di voltare le spalle al potere della creazione, abbiamo fatto per noi stessi un potere sostitutivo: il potere di decidere (T.14.VI.5:6) – il potere di respingere l'amore di Dio e scegliere, come nostro insegnante e nostra guida, l'ego in tutte le sue numerose espressioni. Ma una volta che abbiamo reso reale per noi il potere di decidere, Gesù ci dice che possiamo dargli un altro scopo (T.14.VI.5:6.7) – invece che scegliere l'ego, possiamo imparare a scegliere come nostro Insegnante e Guida lo Spirito Santo, perché ci aiuti a svegliarci dall'incubo del sogno di morte, perdita e dolore che abbiamo fatto diventare la nostra realtà. Poiché una volta che crediamo di essere intrappolati nel mondo, l'unico potere a nostra disposizione è il potere di scegliere come guardare quello che abbiamo fatto (T.12.VII.9:1.2). Tutti i cosiddetti poteri del mondo ci tengono semplicemente radicati nell'illusione, rinforzando continuamente la credenza nei limiti e nella perdita, e rispecchiando la scelta in favore dell'ego e di tutte le sue ramificazioni.

Così quando la lezione 320 dice, “La Tua [di Dio] Volontà può fare ogni cosa in me, e poi estendersi anche a tutto il mondo attraverso di me” (W.pII.320.2:1), significa che quando scegliamo lo Spirito Santo come nostro Insegnante, tutta la colpa che sperimentiamo come risultato della nostra scelta in favore della separazione può essere disfatta attraverso il perdono.
Quel perdono poi può estendersi attraverso noi ad altre menti che credono allo stesso modo di essere intrappolate in un corpo nel mondo. Nel contesto dei tuoi amatissimi animali domestici, questo significa che dapprima devi riconoscere la tua scelta di rendere reali la sofferenza e la morte, e poi portare quei pensieri e la colpa che li accompagna allo Spirito Santo per la liberazione.
E in quel momento, quando permetti alla tua mente di essere guarita, la pace dentro di te si estenderà a coloro che sono intorno a te, compresi i tuoi piccoli amici che possono ancora provare il dolore e la paura nella loro mente. E saprai in quel momento che la separazione non è reale e nessuno e niente, compresa la morte, potrà privarti dell'amore.


Domanda sul decidere contro il dolore
D: Perché dovrei decidere contro il dolore?

R: Perché fa male, e perché non decidere contro il dolore ci tiene all'inferno.

Tuttavia, non c'è realmente alcun obbligo di decidere contro il dolore. È concepibile che nessuna decisione contro il dolore venga presa fino a quando esso è tollerabile, negato, o temporaneamente attenuato.
Il dolore fisico, emozionale, e psicologico che si esperimenta nel corpo è un riflesso del dolore nella mente, che è il risultato della negazione della nostra identità come unico Figlio di Dio nello scegliere di separarsi da Lui. Il dolore, dunque, è la condizione del figlio separato: “Il dolore è il pensiero del male che prende forma, e produce il caos nella tua mente santa. Il dolore è il riscatto che lietamente hai pagato per non essere libero. Nel dolore viene negato a Dio il Figlio che Egli ama. Nel dolore la paura sembra trionfare sull’amore e il tempo sembra sostituire l’eternità ed il Cielo. Il mondo diventa un luogo crudele e amaro, in cui regna la tristezza e le piccole gioie cedono di fronte all’assalto della sofferenza atroce che aspetta di far finire ogni gioia in tristezza.” (W.p.I.190.8). Perché dunque dovremmo volerlo?

Il nostro dolore spesso non è riconosciuto poiché abbiamo trovato numerosi modi di adattarci all'esperienza molto dolorosa di negare il nostro vero Sé, ed identificarci con l'ego. Questo adattamento al dolore è dato dalla confusione che facciamo fra il dolore e la gioia, come il Corso ci dice: “Tu non riconosci ciò che è doloroso più di quanto tu conosca cosa è gioioso, e sei, infatti, molto incline a confondere le due cose. La funzione principale dello Spirito Santo è di insegnarti a distinguerli. Ciò che è gioioso per te è doloroso per l’ego e, fintanto che sei hai dei dubbi in merito a ciò che sei, sarai confuso tra gioia e dolore” (T.7.X.3:4,5,6).
Prendiamo le misure per decidere contro il dolore quando la vera intensità e la sofferenza bruciante del sistema di pensiero dell’ego è riconosciuto e diventa intollerabile. Questo è lo scopo del Corso.
Fino a quel momento, un'energia enorme, tempo e denaro sono spesi per cercare di adattarsi a vivere con il dolore di essere al mondo.

La decisione contro il dolore è inevitabile, perché la decisione in favore di Dio è inevitabile. Potremmo parafrasare una riga molto familiare nell'Introduzione al Testo: “E’ una decisione richiesta. Solo il tempo che ti ci vuole per prenderla è volontario.” (T.in.1:2,3).

A partire dal momento della nascita cerchiamo di alleviare o evitare il dolore. Questo è un impulso naturale per i corpi fisici. A meno che non esista una certa patologia specifica, cerchiamo naturalmente sollievo da qualsiasi immaginabile disagio fisico, psicologico, ed emozionale, sia che agiamo coscientemente o inconsciamente.
Lo Spirito Santo fa uso di quest'avversione naturale al dolore per condurci delicatamente a fare un'altra scelta, che porrà fine al nostro dolore e ci condurrà fuori dall'inferno.

Quando ne avremo avuto abbastanza del dolore causato dalle scelte del nostro ego distruttore nella nostre psiche, saremo disposti ad accettare il Suo aiuto e trovare il sollievo che il perdono offre: “Non cominci, dunque, a comprendere che cosa farà per te il perdono? Eliminerà dalla tua mente ogni sensazione di debolezza, tensione e fatica. Porterà via ogni paura, colpa e dolore. Riporterà alla tua consapevolezza l’invulnerabilità ed il potere che Dio ha dato a Suo Figlio.” (W.pI.62.3:2,3,4,5).

Essere senza debolezza, tensione, fatica, paura e colpa sembra essere una ragione sufficientemente convincente per decidere contro il dolore, per non parlare della pace che ne prenderà il posto, ogni volta che siamo pronti ad accettarla
.

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